Il presepe è una tradizione del Natale.
Anche il Papa, da Greggio, (dove San Francesco ideò, si può dire il 25 dicembre 1223 il primo presepe vivente), ha chiesto di riscoprirlo perchè “ rappresentare l’evento della nascita di Gesù equivale ad annunciare il mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia”, ha affermato il pontefice, secondo cui il presepe “ e’ come un Vangelo vivo, che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura”.

Il presepe è molto di più di una tradizione ripetuta, è un esercizio di bellezza, di ingegno, di creatività e di tradizione, è, in una parola, soprattutto la scena della più grande sorpresa di Dio al mondo, ed è uno specchio onesto dell’umanità di allora e di oggi.
Ci sono i poveri e i ricchi, i credenti e gli indifferenti, c’è il buio e c’è la luce.
C’è l’uomo e c’è Dio!

I presepe ha anche tante storie locali da riscoprire, si può allestire in tanti modi senza perderne lo spirito originario, serve a identificare il territorio e la sua gente, parla attraverso la drammatizzazione dei suoi personaggi, racconta la storia del nostro paese.
Basta pensare che il più famoso è quello napoletano, Via San Gregorio Armeno è una strada del centro storico di Napoli, famosa per le botteghe artigiane di presepi.
In epoca classica, nella strada esisteva un tempio dedicato a Cerere, alla quale i napoletani offrivano come ex voto delle piccole statuine di terracotta fabbricate nelle botteghe vicine.

Ma la sua nascita è ancora più antica, la consuetudine di allestire presepi iniziò a diffondersi nel Regno di Napoli verso la fine del 1200 e nel 1600 gli artisti napoletani diedero alla rappresentazione della Natività una nuova connotazione, introducendo scene di vita quotidiana e nuovi personaggi, e così cominciarono ad apparire le statuette delle popolane, dei venditori di frutta, dei mendicanti, fino a raggiungere l’apice dell’ideazione creativa nel 1770, in cui fu messo in scena il presepe napoletano delle feste natalizie.

In questa rappresentazione Paradiso e Inferno, Bene e Male, Pagano e Cristiano coesistono.
Ogni singolo elemento ha una collocazione precisa, e un significato particolare.

Oggi, via San Gregorio Armeno è nota in tutto il mondo come il centro espositivo delle botteghe artigianali, che tutto l’anno realizzano pezzi con le fattezze dei personaggi contemporanei che si sono distinti in positivo o in negativo.

Che dire?
Per anni il Presepe è stato da noi dimenticato, superato dal “luccichio commerciale” dell’Albero di Natale, oggi il presepe torna ad essere il vero protagonista delle Feste!
Diventa una piccola o grande opera d’arte, in cui scene di vita antica e quotidiana possono convivere e per ottenere un risultato spettacolare può pure essere corredato da piccoli segreti tecnologici, e per i piu’ creativi, si puo’ pure simulare l’arrivo improvviso di lampi e tuoni, o di neve, o di luci tremolanti.
Un gioco da ragazzi? Certamente no, una passione e un modo per ritrovare tutta la vera, autentica poesia del Natale.
E siccome noi romagnoli non vogliamo farci mancare nulla, vi dico che anche a Cesena, nella Galleria d’arte Ex Pescheria dall’08 dicembre al 12 gennaio 2020 è esposto a cura Dell’Associazione Culturale Presepi Famiglia Gualtieri, in collaborazione con il Comune di Cesena, uno dei presepi meccanici più grandi d’Italia, il grande presepe meccanico Gualtieri, vero spettacolo per gli occhi!

Personaggi di un metro di altezza che raffigurano scene di vita quotidiana, e antichi mestieri, luci, e suggestive musiche di sottofondo che contribuiscono a dare vita a un grande quadro in movimento della Natività!
E per finire, mi vien da dire, che nessuno può negare che il presepe racconta l’amore di Dio, il Dio che si è fatto bambino per dirci quanto è vicino a ogni essere umano.
Non necessariamente si deve essere credenti, per affermare che il presepe è di tutti, esso non può essere strumentalizzato, appartiene ai popoli, perchè quel bambino che tende le braccia si lascia abbracciare da chiunque si accosta a lui!

A cura di Sandra Vezzani editorialista – Foto Senni

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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