Dati allarmanti quelli che arrivano dai fiumi e dai laghi italiani in pieno inverno. Secondo la rilevazione della Coldiretti il livello idrometrico del Po è sceso ed è basso come in piena estate ma anomalie si vedono anche nei grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 25% di quello di Como al 28% dell’Iseo. Il monitoraggio della Coldiretti evidenzia che il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca, nel Pavese, è di -2,4 metri, lo stesso di metà agosto scorso. La situazione critica a causa di siccità e delle alte temperature per il fiume Po, ha quindi ricordato Coldiretti, ha spinto l’Autorità distrettuale di bacino a convocare per il 6 marzo l’Osservatorio sulle crisi idriche per fare il punto della situazione anche perché non si prevedono precipitazioni se non di scarsa entità, per cui potrebbero verificarsi ulteriori riduzioni dei livelli idrometrici anche del 20%.
La situazione critica a causa di siccità e delle alte temperature per il fiume Po, ha quindi ricordato Coldiretti, ha spinto l’Autorità distrettuale di bacino a convocare per il 6 marzo l’Osservatorio sulle crisi idriche per fare il punto della situazione anche perché non si prevedono precipitazioni se non di scarsa entità, per cui potrebbero verificarsi ulteriori riduzioni dei livelli idrometrici anche del 20%.
“Nel centro sud la situazione è ancora più difficile con l’allarme siccità in campagna che è scattato a partire dalla Puglia dove – sottolinea la Coldiretti – la disponibilità idrica è addirittura dimezzata negli invasi rispetto allo scorso anno, secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Anbi che registra difficoltà anche in Umbria con il 75% di pioggia in meno rispetto allo scorso anno caduta nel mese di gennaio ed in Basilicata dove mancano all’appello circa 2/3 delle risorse idriche disponibili rispetto allo steso periodo del 2019”.
“Difficoltà – continua la Coldiretti – si registrano anche in Sardegna il Consorzio di Bonifica di Oristano hanno addirittura predisposto a tempo di record l’attivazione degli impianti per l’irrigazione per garantire acqua ai distretti colpiti dalle grave siccit.
Lungo tutta la Penisola, rileva l’associazione, si stanno facendo i conti con un clima anomalo che ha mandato in tilt la natura. La temperatura fino ad ora è stata in Italia superiore di 1,65 gradi rispetto alla media storica secondo le elaborazioni su dati Isac Cnr relativi al mesi di dicembre e gennaio.