COMUNITA' UCRAINA A MESSA PRESSO LA CHIESA DI SANTI SERGIO E BACCO DEGLI UCRAINI FEDELE ACCENDE UNA CANDELA MESSA CULTO CATTOLICO DI RITO ORIENTALE BIZANTINO UCRAINO

Quando mio figlio di 11 anni mi ha riportato la notizia apparsa sul suo cellulare di un coetaneo non potevo crederci, come gli stessi poliziotti che lo hanno visto arrivare alla frontiera slovacca, quasi non credevano ai loro occhi facendo spalancare i cuori: davanti a loro si è presentato un bimbo di 11 anni, solo e molto provato. Un’incredulità amplificata, poi, quando il piccolo ha spiegato loro da dove fosse partito: i chilometri percorsi erano ben 1.000.
È il più grande eroe della notte“, lo hanno descritto al confine.

Un viaggio cominciato in solitudine a Zaporizhzhia, città nel Sud dell’Ucraina dove l’esercito russo dallo scorso venerdì ha occupato la più grande centrale nucleare d’Europa e dove si è rischiato il peggio. Grandissima l’accoglienza per lui, con i volontari che gli hanno dato da mangiare e da bere. Tutto ciò che aveva con sé era un sacchetto di plastica, il suo passaporto e un numero di telefono scritto sulla mano.

“Grazie al numero sulla mano e a un pezzo di carta in tasca, siamo stati in grado di contattare i parenti che sono venuti a prenderlo più tardi”, ha spiegato la polizia che ha accompagnato il piccolo a Bratislava. Un cappellino di lana blu, calato sulla testa e una giubba pesante. Glielo aveva messo su la sua mamma, disperata, prima di lasciarlo andar via.

Yulia Pisetskaya, la madre del bambino, ha spiegato in lacrime in un video pubblicato sui social che era vedova e che era stata costretta a prendere la sofferta decisione di vedere suo figlio andar via dall’Ucraina da solo, perché non poteva lasciare l’anziana madre immobilizzata.

“Sono molto grata che la vita di mio figlio sia stata salvata”, ha detto la donna. “Nel vostro piccolo Paese ci sono persone dal cuore grande”, ha poi aggiunto lanciando un appello per salvare i bambini ucraini dalla guerra.

Non è facile rivolgersi a Vladimir Putin, fosse altro una persona qualunque come tutti noi. Ma come CAZ..O si fa a non comprendere tali disumanità per un lembo di terra.
Oggi ho capito che certe specie di scimmie hanno più intelletto delle persone avide, senza anima e spirito di aggregamento sociale!

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Twitter Sr

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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