GRECIA

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Senza un’intesa, domenica la Grecia sarà fuori dall’Euro, questo ormai pare chiaro a tutti. La posizione dell’Ue questa volta è categorica: “Ci sono cinque giorni per trovare un accordo o domenica un nuovo summit a 28 dichiarerà il default”. Per Atene è iniziato quindi il conto alla rovescia. Stamattina il premier Tsipras è approdato a Strasburgo: davanti all’assemblea plenaria del Parlamento europeo ha assicurato che “la scelta dei greci non è di spaccatura con l’Europa” e ha annunciato che presenterà domani all’Eurozona un programma “credibile” di riforme: tra queste anche il taglio delle pensioni baby. Nel frattempo il governo greco avanza la richiesta di nuovi aiuti al Fondo Salvastati Esm. Berlino gela però gli entusiasmi: “Potrà essere esaminata soltando dopo che la Grecia avrà presentato un’ampia lista di riforme”.

TSIPRAS: GRECIA CAVIA DI BRUXELLES – “La responsabilità principale del vicolo cieco in cui si trova oggi l’economia greca e in generale l’Europa non riguarda gli ultimi cinque mesi ma gli ultimi cinque anni, con l’attuazione di programmmi che non ci hanno portato fuori dalla crisi”, ha detto Tsipras. Negli ultimi anni, “la Grecia ha fatto una scelta molto difficile che ha indebolito moltissimo il popolo ellenico”, ha aggiunto il premier greco, parlando di una “prova enorme” imposta “anche a tanti altri popoli che hanno dovuto seguire programmi di austerità, ma non così lunghi”. “Non è un’esagerazione dire che la Grecia è diventata una cavia ma questo esperimento, dobbiamo ammettere tutti, che non ha funzionato”.

Tsipras ha poi puntualizzato: “I soldi dati alla Grecia non sono mai arrivati al popolo greco. I soldi sono stati usati per salvare le banche europee”. E promette: “Il governo greco fornirà proposte concrete nei prossimi 2-3 giorni”. “Il debito pubblico – aggiunge – deve essere reso sostenibile”. Applausi e consensi, dopo il discorso del premier, sono arrivati dalla destra e dalla sinistra. Muto invece il centro dell’emiciclo dove si trovano i popolari, i liberali e i socialisti che fanno parte della coalizione di maggioranza.

TAGLIO BABY PENSIONI – Tsipras ha poi annunciato il taglio delle baby pensioni. “Ci sono distorsioni del passato che devono essere superate” come la questione delle pensioni. “Servono le riforme, ma vogliamo tenerci il criterio di scelta su come suddividere il peso”, ha detto il premier. Inoltre ha annunciato che domani presenterà un piano di riforme strutturali “credibile”.

LE RICHIESTE ALL’ESM (LEGGI) – E’ approdata al Fondo Salvastati la richiesta di prestito attesa dopo il vertice straordinario di ieri sera. Nella lettera all’Esm la Grecia domanda un intervento di salvataggio finanziario di tre anni. In compenso – si assicura – Atene comincerà ad attuare alcune misure su tassazione e pensioni all’inizio della prossima settimana e onorerà i suoi obblighi finanziari verso la Banca centrale europea, “pienamente” e nei tempi previsti . Secca la replica di Berlino: “La richiesta di aiuti verrà esaminata solo dopo che la Grecia avrà presentato una lista di riforme”. La Germania si aspetta “un programma di riforme complessivo e orientato al futuro”. Il Governo tedesco, dice il portavoce del ministero delle Finanze tedesco Jaeger, “è pronto a gestire qualsiasi evoluzione della situazione”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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