Il futuro presidente degli Stati Uniti Donald Trump che tornerà alla Casa Bianca a Gennaio 2025, ha già in testa un piano per far terminare la guerra in Ucraina, che sarebbe stato accolto con interesse dal leader russo Vladimir Putin.
Secondo indiscrezioni pubblicate dalla stampa internazionale, il piano si basa su tre punti chiave. Il primo è il congelamento del conflitto, il che porterebbe alla concessione del 20% del territorio ucraino alla Russia (cioè Crimea, Donbass, la zona lungo il mare di Azov e parte della regione di Zaporizhzhia). Il secondo è la creazione di una zona demilitarizzata di 1.000 chilometri presidiata dalle truppe europee (con possibili aiuti americani in armamenti). Il terzo è l’indipendenza di Kiev, che non può entrare nella Nato per i prossimi 20 anni
A cura di Stefano Severini – Foto ImagoEconomica
Il piano di Trump sulla fine del conflitto che vede a tutt’oggi la Russia contro l’Ucraina mi sta bene. Ma quello che non sopporto è il fatto che gli Stati Uniti si vogliono dichiarare democratici, repubblicani, quando all’interno del loro parlamento vi è una corruzione spaventosa. Questi vogliono dare il buon esempio a tutto il mondo. Ma quale è la loro strategia, quando vi sono ad esempio le presidenziali politiche e i grossi imprenditori rigulgitano miliardi di dollari per sostenere il candidato politico che deve essere eletto come presidente degli Stati Uniti. Allora mi chiedo qual’e la morale, e se per gli Stati Uniti esiste? Per anni l’economia a puntato su Stati Uniti e Europa, ma ora il sign.re Trump vuole inesire i dazi sulle nostre esportazioni di prodotti che vengono dall’Europa, Italia compresa. Allora come siamo messi. La parola al nostro editor Carlo Costantini.