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Papa Francesco, nel corso della prima udienza generale dopo la pausa estiva, in aula Paolo VI davanti a oltre 7.000 persone, ha dichiarato che è necessaria una “fraterna accoglienza” verso “i battezzati che hanno stabilito una nuova convivenza dopo il fallimento del matrimonio sacramentale”.

Bergoglio prosegue così un ciclo di catechesi dedicato alla famiglia in vista del sinodo di ottobre. “Queste persone – ha proseguito Francesco, tra gli applausi dei fedeli, toccando uno dei temi più controversi del sinodo – non sono affatto scomunicate: non sono scomunicate, e non vanno assolutamente trattate come tali, esse fanno sempre parte della Chiesa”. Francesco, che non ha parlato esplicitamente del tema della comunione ai divorziati risposati, ha sottolineato che “non esistono semplici ricette” ma la Chiesa è chiamata ad essere sempre “la casa aperta del Padre, niente porte chiuse”.

La Chiesa sa bene che una tale situazione contraddice il Sacramento cristiano. Tuttavia, “il suo sguardo di maestra attinge sempre da un cuore di madre; un cuore che, animato dallo Spirito Santo, cerca sempre il bene e la salvezza delle persone”. “La Chiesa non abbia mai la porta chiusa verso nessuno”, ha sottolineato il pontefice tra i calorosi applausi dei fedeli.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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