Putin fermi la guerra“. A sorpresa, prima dell’Angelus, Papa Francesco dedica, ancora una volta, le sue riflessioni alla guerra in Ucraina e chiede pace, negoziati e soluzioni giuste, concordate e stabili. Si rivolge a Putin e a Zelensky e chiede loro di arrivare alla pace il prima possibile.

“Mi rivolgo innanzitutto al presidente della Federazione russa – ha detto – supplicandolo di fermare, anche per amore del suo popolo, questa spirale di violenza e di morte”. Poi il messaggio per il presidente ucraino: “Rivolgo un fiducioso appello a Zelensky affinché sia aperto a serie proposte di pace”.

Il Pontefice ha continuato dicendo: “Rinnovo il mio appello affinché si giunga subito al cessate il fuoco: tacciano le armi e si cerchino le condizioni per arrivare a negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste, stabili, e tali saranno se fondate sul rispetto del sacrosanto valore della vita nonché della sovranità e dell’integrità territoriale di ogni Paese, come pure dei diritti delle minoranze e delle legittime preoccupazioni”.

Infine Bergoglio ha rimarcato il pericolo della minaccia nucleare spesso evocata: “Esiste un concreto rischio di escalation nucleare con conseguenze catastrofiche a livello mondiale”, ha detto, “viviamo nuovamente sotto la minaccia atomica, è assurdo”.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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