PAPA FRANCESCO JORGE MARIO BERGOGLIO

“Sono sempre vicino alla martoriata popolazione ucraina colpita ogni giorno da una pioggia di missili. Come si fa a non capire che la guerra crea solo distruzione e morte, allontanando i popoli e uccidendo la verità e il dialogo? Prego e auspico che tutti gli attori internazionali si diano veramente da fare per riprendere i negoziati non per alimentare l’insensatezza della guerra”. Lo ha detto il Papa all’Angelus.

“Approfittiamo di questo tempo di vacanze, per fermarci e metterci in ascolto di Gesù. Oggi si fa sempre più fatica a trovare momenti liberi per meditare. Per tante persone i ritmi di lavoro sono frenetici, logoranti. Il periodo estivo può essere prezioso anche per aprire il Vangelo e leggerlo lentamente, senza fretta. Lasciamoci interrogare da quelle pagine, domandandoci come sta andando la nostra vita, se è in linea con ciò che dice Gesù. In particolare, chiediamoci: quando inizio la giornata, mi butto a capofitto nelle cose da fare, oppure cerco prima ispirazione nella Parola di Dio? Se al mattino usciamo di casa serbando nella mente una parola di Gesù, la giornata acquisterà un tono segnato da quella parola, che ha il potere di orientare le nostre azioni secondo ciò che vuole il Signore”. Così ha detto il Papa e ha continuato: “Questo non toglie nulla al valore dell’impegno pratico, però esso non deve precedere, ma sgorgare dall’ascolto della parola di Gesù, dev’essere animato dal suo Spirito. Altrimenti si riduce a un affannarsi e agitarsi per molte cose, a un attivismo sterile”.

Il Papa si è soffermato anche sulla situazione dello Sri Lanka: “Esprimo nuovamente vicinanza al popolo dello Sri Lanka: mi unisco a voi nella preghiera ed esorto tutte le parti a cercare soluzione una soluzione pacifica alla crisi rispettando i diritti di tutti e imploro le parti ad astenersi ogni forma di violenza e ad avviare il processo di dialogo”.

Un a riflessione anche sul suo prossimo viaggio in Canada: “Mi accingo a compiere un pellegrinaggio penitenziale e spero che, con la grazia di Dio, possa contribuire al cammino di guarigione e riconciliazione intrapreso già” parlando del suo viaggio che inizierà “domenica prossima, a Dio piacendo”.

“Purtroppo in Canada molti cristiani,compresi alcuni membri di istituti religiosi, hanno contribuito alle politiche di assimilazione culturale che in passato hanno gravemente danneggiato in diversi modi le comunità native”, ha ricordato Papa Francesco.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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