“Eppur si muove…”, direbbe Galileo e magari l’avrebbe detto anche riferendosi ai cambiamenti che stanno avvenendo in un Paese che non ce la fa più.
Gente stufa ne abbiamo? Decisamente sì, ed è arrivato il momento di un cambiamento. Con il suo 30,2%, il primo partito nel Paese ad oggi è il Movimento 5 Stelle, in vantaggio di 3 punti sul Partito Democratico, posizionato al 27%.
Il Barometro Politico di aprile dell’Istituto Demopolis ha diffuso dati chiari, che mostrano anche quanto siano distanti dai primi due, gli altri partiti: il Centro Destra, con la Lega, al 12,7%, Forza Italia al 12,5%, praticamente affiancate, e Fratelli d’Italia al 4,9%. I Democratici e Progressisti otterrebbero il 4,3%, Alternativa Popolare il 3,2%.
Tutte sotto la soglia del 3% le restanti liste.
Il primato, ormai da tempo, se lo contendono dunque PD e 5 Stelle. Secondo i dati Demopolis, il Movimento continua a riscuotere consensi sempre più larghi; il PD, dopo la flessione determinata in ampia parte dall’effetto della sconfitta referendaria, ha recuperato un punto nelle ultime settimane.
Il direttore di Demopolis, Pietro Vento, ha tuttavia commentato: “Ciò che emerge con chiarezza dalle intenzioni di voto odierne è che nessuna maggioranza sarebbe oggi possibile alla Camera e al Senato, a chiusura delle urne, con la legge elettorale in vigore: il Movimento 5 Stelle avrebbe a Montecitorio 195 seggi, il Partito Democratico con AP ne conquisterebbe 198; i tre partiti di Centro Destra, in totale, 194. Tre schieramenti di fatto al 30%, tutti decisamente distanti dalla soglia di 316 seggi richiesta per dar vita ad un Governo”.