Le previsioni meteo  per Pasqua  diffuse nei giorni scorsi sono sostanzialmente confermate: sole, ma anche instabilità. Nel frattempo caldo oltre le medie del periodo. “L’anticiclone favorisce tempo in prevalenza secco”, in particolare con temperature massime “più tipiche di fine Maggio e al Nord addirittura da inizio Giugno”. Gli esperti di 3bmeteo sottolineano che sono stati raggiunti per più giorni i 25-26 gradi a fronte di una media intorno ai 18-19 gradi. Il meteorologo Edoardo Ferrara segnala “la condizione siccitosa su cui versano diverse regioni, ma in modo particolare quelle del Nord Est: le piogge sono relegate a quegli occasionali temporali di calore che si manifestano tra pomeriggio e sera, peraltro spesso insolitamente intensi e dai connotati estivi in tutto e per tutto”.

Durante il ponte di Pasqua le cose però cambiaranno, almeno un po’. “L’alta pressione – scrive 3bmeteo – sarà in lieve indebolimento, favorendo il passaggio di un veloce impulso fresco e temporalesco dal Nord Europa”. Nella giornata di sabato “qualche rovescio o temporale sparso al Nord, in particolare al Nordest, più occasionalmente anche al Centro, specie alta Toscana, Appennino, verso regioni adriatiche. La domenica di Pasqua vedrà sole prevalente al Nord Ovest, Sardegna, centrali tirreniche, locali piogge o temporali invece su regioni adriatiche, Sud, occasionalmente sul Nord Est”. Il tempo dovrebbe migliorare a Pasquetta: “Il sole dovrebbe essere garantito su tutta la Penisola, con al più sporadici focolai temporaleschi pomeridiani in montagna”.

Le temperature saranno però in flessione, venti più freschi da nord specie in montagna e in generale lungo le regioni adriatiche, riporteranno la colonnina di mercurio in linea con quelle che dovrebbero essere le medie del periodo. Sui versanti tirrenici si potranno ancora superare i 20-21gradi, mentre sulle regioni adriatiche le massime potrebbero mantenersi sotto i 17-18 gradi. Qualche ulteriore disturbo sarà portato proprio dal vento, che “soffierà a tratti sostenuto da Nord  in modo particolare su basso Adriatico, Ionio, Sardegna e Sicilia”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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