Si è aperto con un ricordo di David Sassoli l’intervento del commissario europeo agli affari economici, Paolo Gentiloni, al Meeting di Rimini. “Mi fa piacere che il dibattito sia stato aperto dalla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola – ha detto – perché mi dà l’occasione di ricordare un grande italiano, il suo predecessore David Sassoli”.

Viviamo il tempo dell’incertezza e della riscoperta della nostra fragilità. L’Europa nasce dal rifiuto della guerra. Ma quel rifiuto non è mai definitivo. Diceva il cancelliere tedesco  Helmut Kohl che gli spiriti del male non sono stati banditi per sempre dall’Europa. A noi tocca il compito di evitare il ritorno degli spiriti del male”. Ha detto il commissario europeo. “Il senso dell’Europa è essere antidoto a questa situazione di incertezza e fragilità. Non solo il recinto delle regole, ma Europa come luogo di un nuovo umanesimo, come disse Papa Francesco”, ha aggiunto Gentiloni.

In questo senso, secondo il commissario europeo “L’Europa sociale fa dei passi avanti, pensate al programma Sure sulla cassa integrazione, o alla proposta sul salario minimo”. E “dobbiamo difendere la transizione ecologica ma al tempo stesso proteggere le fasce più deboli colpite dai rincari”.

Gentiloni: serve un’Europa protagonista, rivedere principio dell’unanimità

Per quanto riguarda l’attuale difficile contesto globale in cui siamo inseriti, secondo Gentiloni “serve un’Europa che non sia spettatrice ma protagonista. Non c’è nessun altro come l’Unione Europea che possa farsi paladino dei valori di pace, libertà ed economia sociale”. A questo scopo, segnala il commissario europeo, serve una presenza internazionale, “questo ruolo dobbiamo esercitarlo anche fuori dai nostri confini. Serve una politica estera comune europea, superando il principio dell’unanimità”, ha aggiunto. “La Ue ha bisogno di una politica estera comune non per far concorrenza alla Russia ma per rivolgersi  al Mediterraneo ed all’Africa, per non lasciare al capitalismo di stato come quello cinese spazio libero in Africa. Averla significa contare”, conclude.

Pnrr: “Piano italiano fondamentale, piani nazionali siano attuati, si può correggere ma no a ricominciare da capo”

“Il successo del Recovery Fund dipende in gran parte dal successo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano. I piani nazionali vanno attuati, e bisogna farlo adesso, accelerando. Non vanno ripensati questi i piani. Se c’è qualcosa di mirato e limitato da correggere le porte a Bruxelles sono aperte, ma non lo sono per ricominciare da capo, ha detto Gentiloni al Meeting di Rimini. “Il mare agitato va affrontato adesso, e va fatto anche nei paesi ad alto debito come il nostro, attraverso i piani di Recovery.

“Come economia europea stiamo attraversando acque piuttosto agitate, con un’inflazione a livelli senza precedenti, costi di energia senza precedenti – ha detto Gentiloni -. Ma abbiamo ancora la possibilità di scommettere sul fatto che un certo livello di crescita possa essere difeso e un certo livello di occupazione che attualmente è piuttosto alta possa essere conservata. Da cosa dipende questa scommessa, questo ottimismo che credo dobbiamo a tutti i costi conservare? – ha domandato il commissario Ue -. Dal fatto che, oltre all’iniziativa dei diversi Paesi, c’è questo grande programma comune di investimento e di riforme europeo”.

“I Paesi ad alto debito devono proseguire nelle politiche di investimento”, ha proseguito nel suo ragionamento Gentiloni. “Ci serve stabilità economica. Oggi si conclude il lungo periodo di controllo sulla economia greca. All’inizio la risposta ha avuto costi sociali insopportabili e inconcepibili ma oggi si archivia il periodo della crisi finanziaria. Non si deve tornare in quella situazione: abbiamo bisogno di un sistema equilibrato e stabile in cui non ci sia da una parte record mondiali di surplus di alcune economie e dall’altra parte Paesi condannati”, conclude.

“Certo, ci vuole prudenza nelle politiche di bilancio, ma abbiamo un piano che prevede 40 miliardi l’anno di investimenti e di sviluppo, legati a riforme, altro che austerità. È una corsa contro il tempo e non possiamo permetterci battute d’arresto”, ha aggiunto Gentiloni.

Gentiloni: Non possiamo essere europei riluttanti, è strada che riporta ai nazionalismi

Non possiamo essere degli europei riluttanti, dice Gentiloni, perché questa strada porta al ritorno dei nazionalismi. “Siamo stati abituati dai nostri presidenti della Repubblica, da Ciampi a Mattarella, ad un amor di Patria sano. Elementi di patriottismo che dobbiamo rivendicare. Ma se questo patrottismo non è una visione europea condivisa e diventa un pretesto per tornare all’illusione di un piccolo mondo antico saremmo in una strada sbagliatissima”.

Riguardo la crisi energetica dobbiamo prendere misure temporanee e mirate. “Non possiamo contraddire la transizione climatica prendendo misure permanenti che facilitino la sopravvivenza dei combustibili fossili” che dobbiamo cercare rendendoli poco convenienti “ma contemporaneamente dobbiamo aiutare chi ha più bisogno”. Bisogna difendere la transizione climatica ma anche le fasce più deboli e vulnerabili che oggi sono colpite da questo terribile aumento dei prezzi dell’energia”, aggiunge.

Crisi energetica: Paesi europei facciano appello a parsimonia, Putin userà molto di più arma energetica

“Credo sia molto importante che tutte le autorità politiche in tutti i paesi europei facciano appello per quanto possibile alla parsimonia nei consumi energetici. Fin qui tutto bene, nel senso che abbiamo buoni livelli di stoccaggio, possiamo guardare all’inverno senza eccessivo pessimismo”. Lo ha detto il commissario europeo agli affari economici, Paolo Gentiloni, a margine del suo intervento al Meeting di Rimini ricordando l’accordo europeo per il taglio del 15% dei consumi.” Però ha aggiunto ricordando l’accordo europeo per il taglio del 15% dei consumi – non c’è dubbio che Putin possa usare l’arma energetica più di quanto non abbia fatto finora e quindi la parsimonia, il risparmio energetico, oltre le politiche di sostegno alle famiglie più vulnerabili da parte dei governi, sono fondamentali”.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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