FIUME PO BARCHE BARCA CLIMATE CHANGE FIUMI IN SECCA NELLA ZONA DELLA BASSA PADANA SICCITA DESERTIFICAZIONE CAMBIAMENTO CLIMATICO, PONTE

Il nostro paese è sicuramente tra i più ricchi d’acqua dolce, ma purtroppo questa risorsa idrica si sta piano piano riducendo negli anni e si assiste a un notevole decremento del volume annuale di acqua che arriva al mare. Se mettiamo a confronto il periodo 2001-2019 con il precedente periodo 1971-2000, si registra una riduzione di portata per il Tevere del 15% e di oltre l’11% per il grande Po. La situazione di siccità ha determinato un abbassamento del livello d’acqua del Po che fornisce acqua a terreni intensamente coltivati. La riduzione delle portate, unita a un progressivo abbassamento dell’alveo del fiume, contribuisce alla risalita delle acque marine che in questi giorni è avanzato di ben 20 km.

Le acque salate rischiano così di compromettere l’irrigazione di colture già indebolite dalla siccità.

il cuneo salino è un fenomeno naturale che consiste nella risalita dell’acqua del mare nel corso del fiume. Ciò accade perché la portata del letto del fiume non è in grado di contrastare la risalita del mare, che dunque si insinua nel corso. L’acqua dolce, più leggera, resta nella parte superficiale della colonna d’acqua, e schiaccia l’acqua salata in basso.

L’intrusione dell’acqua marina nei corsi d’acqua comporta  l’interruzione delle irrigazioni per l’agricoltura, la salinizzazione delle falde e l’inaridimento delle zone litoranee con successive micro-desertificazioni. A ciò si aggiunge la difficoltà di approvvigionamento dagli acquedotti e le modifiche delle caratteristiche biologiche dei fiumi, con gravi conseguenze per flora e fauna (dalla scomparsa si zone forestali e umide fino alla sparizione di alcune specie).

A cura di Claudio Piselli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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