CAMPER CONTRO IL BULLISMO E CYBER RISK MOIGE MOVIMENTO ITALIANO GENITORI A DIFESA DEI BAMBINI

Oggi si celebra la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo. È l’occasione, per tutti, di conoscere un fenomeno che negli anni si è diffuso tra i giovanissimi e anche per identificare i segnali e prevenire certi comportamenti. Molteplici i reati che il Codice penale contempla per stabilire il significato racchiuso nella parola “bullismo”. Se volessimo dare una definizione che li contenga tutti, potremmo dire che il bullismo si manifesta con atti d’intimidazione, sopraffazione, oppressione fisica e psicologica commessa da un individuo “forte” nei confronti di un altro “debole” in modo intenzionale e ripetuto nel tempo.

Il fenomeno riguarda ragazzi e ragazze e si manifesta soprattutto in ambito scolastico, in strada, nei locali, nei luoghi di ritrovo dei giovani e, ormai, sul social o nelle chat spesso condivise con la vittima. Attraverso alcuni segnali, che i ragazzi manifestano, si possono prevenire anche gravi ripercussioni, sia fisiche sia psicologiche, che possono indurre la vittima a commettere gesti molto gravi. Sensibilizzare i giovani, le famiglie e i docenti è il compito primario per combattere il fenomeno. Gli esperti hanno stilato una serie di suggerimenti per riconoscere i segnali di malessere manifestati dai ragazzi.

Ad esempio ogni cambiamento repentino e rapido di umore, un cattivo rendimento scolastico o la chiusura in sé stessi può, in realtà, nascondere un disagio che merita di essere approfondito. I ragazzi spesso non hanno un’adeguata consapevolezza di quanto i “dispetti” online, o le prese in giro possano avere effetti dolorosi sugli altri.

Va insegnato loro ad avere rispetto della privacy online e di essere riservati con le proprie immagini e quelle degli altri. La diffusione e la detenzione di materiale illegale sono un pericolo reale. I ragazzi sono continuamente aggiunti in gruppi di messaggistica istantanea da altri coetanei, conoscenti e amici. Non sempre prestano le dovute attenzioni alla natura di questi gruppi, alle foto e filmati che si scambiano.

È importante sapere che chiunque contribuisce a diffondere immagini sessuali e di violenza che riguardano bambini e ragazzi minorenni, commette un reato. Per i genitori è utile conoscere le dinamiche del cyberbullismo: se prima alcune prese in giro avvenivano durante la ricreazione sotto gli occhi vigili delle insegnanti, oggi avvengono mentre i ragazzi sono collegati online, mentre scrivono sulla chat di classe con una forza aggressiva amplificata dagli effetti della viralizzazione e dell’opportunità di fare una comunicazione diretta a centinaia di persone contemporaneamente. Pertanto, occhi aperti e attenzione! 

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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