La crisi non la sente di sicuro, ma il mercato del lusso non è nemmeno in una fase di crescita esplosiva.

Secondo le stime di Altagamma e Bain & Company rese note in questi giorni infatti, è possibile constatare che i consumi di beni di alta gamma sono in un periodo di stallo. Le previsioni per l’anno in corso sono meno rosee rispetto a sei mesi fa, anche se non fanno registrare un calo di vendite.

Sono previste a crescita zero, diversamente da quanto ipotizzato a ottobre 2015, l’Asia, il Nord America e l’America Latina. In crescita decisa il Giappone (+5%), più moderata l’Europa (+2%), ancora più lieve Medio Oriente e Resto del Mondo (+1%). Accessori in pelle e prodotti beauty si confermano i comparti in migliore salute (+4%). Nessuna crescita prevista per Art de la Table e Hard Luxury.

Sempre secondo i dati, il mercato globale dei beni personali di alta gamma nel 2015 si è attestato su un valore di 253 miliardi di euro, in crescita del +13% a tassi correnti. L’ultimo trimestre è stato particolarmente duro, sia negli Stati Uniti, dove il consumatore locale ha rallentato gli acquisti, sia in Europa, dove gli attacchi terroristici di Parigi hanno inflitto un duro colpo agli acquisti natalizi nella capitale francese.

Nel primo trimestre del 2016, il mercato ha mantenuto il trend del 2015, mostrando un rallentamento globale dei flussi turistici intercontinentali.

Per i prossimi anni si prevede una crescita ad un tasso moderato (tasso medio annuo del 2-3%) guidato principalmente dalla crescita della Cina e dei consumatori cinesi.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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