…. Ma non il vizio!
Chi è il lupo, nel caso? Colui che, stranamente, è sempre al centro di qualunque dei casi che hanno coinvolto la Serie A degli ultimi tempi, sia che si parli della Lega, di covid, tamponi e, ultima, una multiproprietà non consentita dai regolamenti, non Italiani ma internazionali!
E chi può essere se non il prode Claudio Lotito, questa volta unitamente al cognato, il “soggetto” della problematica che ha coinvolto la Salernitana, promossa in A e la cui proprietà va a sommarsi a quella della Lazio?

La deroga a suo tempo concessa al pluriproprietario, si sapeva che sarebbe decaduta in caso di promozione dei granata, cosa avvenuta lo scorso 10 maggio e quindi da “sistemare” entro il 25/26 giugno, con una cessione, oppure con lo strumento del trust, ovvero un mandato ad una terza persona “indipendente” di gestione degli affari ordinari e della ricerca di un compratore.

E qui casca l’asino, perché Lotito è arrivato all’ultimissimo momento per decidere un doppio trustee, con a capo un ex generale, che lui stesso aveva proposto come candidato a guidare la Lega di A, nel 2017 …. Alla faccia dell’indipendenza dalla proprietà uscente!!!
Inoltre, con quali mezzi finanziari la Società avrebbe condotto la campagna acquisti e la gestione della prossima stagione? I diritti tv e gli incassi, come indicato nella mail inviata alla FIGC?

Naturale che la risposta sia stata negativa, pur concedendo una proroga per sistemare la situazione e cambiare tutti quei punti che sanno della solita presa in giro lotitiana, solo l’ultima di una serie che, dai tamponi fasulli o “amichevoli” (e chissà perché diversi se relativi al campionato o alla Coppa UEFA), al rinvio di partite non solo della Lazio, ma anche della stessa Salernitana, hanno fatto il paio con altre interpretazioni passate di problematiche da risolvere secondo il “volere” del sor Claudio, uno che le leggi le scrive a sua immagine e somiglianza.

Peccato che, questa volta, ci vada di mezzo una squadra, una tifoseria, una città, che la promozione l’hanno meritata e potrebbero dovervi rinunciare solo perché qualcuno si ritiene sempre al di sopra delle regole, salvo quelle scritte e/o interpretate da lui e dai suoi sodali, avvocati o “lanzichenecchi” che siano.

Forse, come dice qualcuno, il tempo per vendere è stato poco, ma se chiedi una cifra da Società che gioca le coppe internazionali per una neopromossa, diventa difficile cedere; ed anche il trust ha delle regole che non decide Lotito, gli piacciano o meno, e sarebbe ora di smetterla di farlo sembrare il “padrone del calcio italiano”.

Salerno è in ansia e fermento, rischia di perdere una conquista meritata, ma è ora che ci si svegli, che si rispettino finalmente le regole, anche quelle non scritte da Lotito, compresa la parte politica, cittadina, regionale e nazionale, che invece di interrogazioni parlamentari, le faccia direttamente a chi in mezzo a questo bel “casino” pare sguazzarci, tanto per cambiare!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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