L’introduzione della VAR, dopo la tecnologia del gol-non-gol (occhio di falco) sperimentata l’anno scorso, è un’ulteriore passo in avanti verso il calcio perfetto, senza errori o aiuti, toccasana contro le polemiche del giorno dopo, calmante per gli spiriti bollenti che siedono sugli spalti e utile anche per dare serenità ai giocatori in campo.

La rivoluzione tuttavia non cambia la regola principe secondo cui l’ultima parola in campo spetta sempre al direttore di gara, di cui la VAR sarà un’ulteriore assistente oltre a quelli già operanti. Innanzitutto va sottolineato che questa è una sperimentazione che durerà due anni.

Il secondo elemento da considerare è che soltanto sette nazioni in tutto il mondo (Australia, Brasile, Germania, Italia, Olanda, Portogallo e Stati Uniti) hanno aderito a questa novità da portare in campo. L’Ifab, che è l’organizzazione internazionale che si occupa principalmente delle regole del gioco, osserva a “distanza” ed è naturalmente molto interessata ai risultati di questa sperimentazione.

La finalità del sistema è quello di valutare situazioni poco chiare o errori arbitrali, a volte anche palesi, che sono sfuggite al controllo dell’arbitro. Ma vediamo insieme come cambia il calcio con l’avvento della Video Assistance Referee. Gol non gol: l’obiettivo della VAR è di determinare quando la palla ha oltrepassato del tutto o meno la linea di porta. Appena ciò avviene, il gioco viene interrotto dall’arbitro che assegna il gol. Rigori: la VAR aiuterà l’arbitro anche nell’assegnazione dei rigori. Per esempio, se il fallo è avvenuto dentro l’area o fuori area. Cartellino rosso: quando un giocatore deve essere espulso, la VAR indica all’arbitro se il cartellino rosso è la decisione corretta. Ad esempio se avviene sull’uomo lanciato a rete.

Errore d’identità: l’arbitro potrà avvalersi della VAR anche per evitare di sanzionare il giocatore sbagliato. Come funziona. Passo1: l’arbitro comunica alla commissione preposta di avere bisogno di un determinato aiuto su una decisione. Passo2: i responsabili video rivedono le immagini e comunicano all’arbitro quale decisione prendere. Passo3: l’arbitro può decidere se visionare anche lui il video a bordo campo, oppure accetta direttamente l’informazione ricevuta e applica la sanzione di conseguenza. Oltre alla moviola altre novità sono entrate in vigore, a cominciare dall’abolizione della cosiddetta tripla sanzione – anche questa sarà testata in via sperimentale per 24 mesi – in caso di fallo da ultimo uomo.

Il calciatore “colpevole” di fallo da ultimo uomo sarà punito solo con il cartellino giallo (e non più rosso) sempre che non sia particolarmente violento o impedisca un gol sicuro e nel caso in cui il difensore sia solamente in ritardo rispetto all’avversario nel giocare la palla.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Valerio Casadei

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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