Rispetto e richiesta di collaborazione “senza preconcetti”, in nome dell’interesse generale nel “momento più difficile della storia della Repubblica”. Il lavoro come “priorità delle priorità”, insieme a un allarme sulle pensioni future che rischiano di essere “inesistenti”. È il messaggio consegnato dalla presidente del Consiglio Meloni ai sindacati nel primo incontro a Palazzo Chigi. “Possiamo decidere di affrontare questa situazione in una logica di contrapposizione, oppure decidere di farlo in una logica di collaborazione. Il mio personale approccio sarà di lealtà e di trasparenza, e sono sicura di poter trovare lo stesso atteggiamento anche dall’altra parte di questo tavolo”, ha detto la premier.

Giorgia Meloni, nel corso dell’incontro con i sindacati, ha toccato anche il capitolo Ita Airways: “Su Ita avete visto quello che è accaduto nelle ultime ore. Quando qualcuno di noi aveva espresso delle perplessità su come si stava procedendo non aveva completamente torto, ci stiamo lavorando“.

Landini: “Piena disponibilità al confronto ma oggi no risposte” – All’uscita dal primo confronto tra i sindacati e Giorgia Meloni, è stato Maurizio Landini della Cgil a commentare l’incontro: “C’è stata piena disponibilità al confronto da parte della premier, ma oggi non abbiamo avuto risposte. Noi comunque abbiamo ribadito la nostra idea di andare avanti con le tasse sugli extraprofitti, con l’aumentare il netto in busta paga e con decontribuzione. Abbiamo altresì detto che siamo per la lotta all’evasione e no per i condoni, siamo contro la flat tax e per una riforma fiscale vera”.

Sbarra: “Impegno di Meloni per valorizzare il dialogo sociale” – Quella con il Governo è stata “una riunione positiva, importante, apprezzabile soprattutto per l’impegno che la premier Meloni ha assunto con il sindacato di consolidare e valorizzare il dialogo sociale, tanto nella gestione dell’emergenza quanto nelle fasi di confronto della legge di stabilità”. Lo ha detto il leader della Cisl, Luigi Sbarra, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi. Secondo Sbarra è stato un incontro importate “anche per condividere e concertare una strategia che guardi al medio-lungo periodo che faccia leva sulla crescita, sul rilancio degli investimenti, sulla qualità e quantità del lavoro e sul cammino delle riforme che il Governo sostiene che vada affrontato e portato avanti insieme”.

Sbarra ha sottolineato che si tratta di “un metodo importante: il Governo si è impegnato a rendere permanente, stabile e non episodico il confronto con le parti sociali e il sindacato, centrato sulla collaborazione e sulla lealtà, sul massimo di trasparenza. Apprezziamo questo approccio di rassicurazione e disponibilità che il Governo ha dato nell’indicare nel dialogo e nel confronto la via maestra per costruire insieme, nella concordia, risultati attesi per il Paese”.

Bombardieri: “Le mobilitazioni non si minacciano, ma si fanno” – “Le mobilitazioni non si minacciano ma si fanno, verifichiamo come andranno le cose e come il governo risponderà alle nostre proposte…”. Così, incalzato dai cronisti, il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri, lasciando Palazzo Chigi dopo il primo incontro dei sindacati con il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Meloni ai suoi sulla manovra: “Non è un bazar dove ognuno fa come gli pare” – Prima dell’incontro con i sindacati a Palazzo Chigi, la premier ha incontrato i gruppi parlamentari di FdI riuniti in assemblea a Montecitorio. Un incontro teso a far capire che i margini di intervento per la prossima manovra saranno ridotti. Le risorse a disposizione sono poche e saranno tutte, o quasi, concentrate sul dossier più caldo, il caro energia. “Stiamo lavorando sulla legge di bilancio, su questo devo essere chiara: la situazione è quella che è, bisogna ragionare per priorità, noi abbiamo deciso che la priorità è coprire la questione energetica, le bollette.

Quindi le risorse le metteremo tutte lì”. “Significa rinviare alcune delle nostre storiche rivendicazioni”, da riprendere “quando liberemo altre risorse, perché su questo sono ottimista, potremmo trovarci tra qualche mese a fare una variazione di bilancio che ci consente di spostare risorse”. Oggi però “bisogna lavorare a saldi invariati”, ha proseguito la presidente del Consiglio, il che “vuol dire” che ogni voce di spesa deve “trovare delle compensazioni”. Meloni ha poi messo in guardia i deputati e i senatori del suo partito ponendo un freno preventivo al suk degli emendamenti che ogni anno accompagna la presentazione della manovra: “Quando arriva legge di bilancio tutti voi siete subissati di richieste: associazioni, movimenti, amici, gente che fa le proposte, cittadini comuni… È normale”, ma “non si prendono gli emendamenti e si presentano. Non funziona così”, ha detto Meloni. “La gerarchia dei gruppi funziona esattamente per mantenere ferma una visione, procedere con velocità, selezionare gli emendamenti compatibili. Ma non è un bazar: non è una situazione in cui uno arriva e fa come gli pare”, altrimenti “siamo morti”, l’avviso della premier, la quale ha poi ricordato come la legge di bilancio rappresenti “il momento più delicato del lavoro parlamentare di un anno”.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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