Si celebra oggi il giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo nell’Italia repubblicana. La data simbolicamente scelta per ricordare tutte queste persone, coincide con la morte dell’onorevole Aldo Moro ucciso dopo cinquantacinque giorni di prigionia il 9 maggio 1978. Una lunga scia di sangue che ha attraversato oltre quarant’anni della nostra storia.

Centinaia di appartenenti alle forze dell’ordine, magistrati, giornalisti, personaggi politici e semplici cittadini sono morti a causa della follia eversiva di feroci assassini. Le forze dell’ordine hanno pagato un prezzo altissimo. In particolare la Polizia di Stato ha “contribuito” con oltre sessanta vittime e tantissimi sopravvissuti che hanno portato per il resto della loro esistenza i segni fisici e psicologici dell’ “attacco al cuore dello Stato”. Le prime guardie di Pubblica Sicurezza a morire per mano di terroristi sono stati due operatori della Polizia Ferroviaria: Edoardo Martini e Filippo Foti che, nel 1967, furono dilaniati da una valigetta esplosiva mentre la stavano portando in sicurezza, lontano dalla banchina e dai passeggeri della stazione di Trento.

Anche l’ultimo caduto in ordine di tempo era un agente della Polizia Ferroviaria: Emanuele Petri, assassinato da un appartenente alle nuove Brigate Rosse su un treno ad Arezzo, nel 2003. A tutti gli appartenenti alle agenzie di sicurezza caduti e a tutte le tante innocenti vittime va il nostro ricordo. Ai familiari il nostro ringraziamento e la nostra perenne vicinanza.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui