Al Ferraris tra il Genoa, in serie utile da sette partite, e il Verona dei nove ex (otto giocatori più il tecnico Juric) chiudono la gara con un pirotecnico 2.2.
Gli scaligeri, vengono riacciuffati a pochi istanti dal termine, ma proseguono nel loro eccellente campionato (nono posto, 34 punti), liguri sempre più ‘sereni’ a quota 26, +11 sul Cagliari terz’ultimo.

L’equilibrio si spezza presto, con l’Hellas a segno dopo 17′: Barak scappa sulla destra e serve in mezzo per Ilic, che col mancino non perdona. Due minuti dopo clamoroso errore di Lasagna, che s’invola verso la porta ma si divora il raddoppio a tu per tu con Perin aprendo troppo la conclusione.

I rossoblù si scuotono solo nel finale con lo sloveno Zajc: punizione a giro appena alta (40’), nel recupero destro da centro area fuori di un soffio. Pari Genoa ad inizio ripresa (48’): erroraccio di Cetin che sbaglia il retropassaggio a Silvestri, il neoentrato Shomurodov ringrazia e timbra. A ruota ospiti vicinissimi al nuovo vantaggio: il palo dice no a Lasagna (52’), poi Barak sfiora il bersaglio dalla distanza.

Ma l’appuntamento con l’1-2 è rinviato di poco (61’): Perin smanaccia un cross dalla sinistra, il pallone finisce a Faraoni che insacca di potenza sotto la traversa. Hellas ancora pericoloso con la stoccata di Zaccagni (si oppone il n.1 rossoblù), il Grifone resta in dieci al 78’ per l’infortunio di Pellegrini (cambi finiti) e sul match sembra scendere il sipario.
Errore, perchè all’ultimo respiro (94′), sugli sviluppi di un corner, Badelj dal limite trova la rete dell’ormai insperato pareggio.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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