Ormai sembra essere confermato, nel nuovo decreto rilancio di maggio ci sarà spazio anche ad un contributo a fondo perduto per gli imprenditori in difficoltà economica per via dell’emergenza sanitaria del Coronavirus.

La viceministra Laura Castelli, intervistata dal corriere della sera, spiega: “Stiamo lavorando col ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli, per dare un ristoro alle piccole imprese che hanno subito un calo importante del fatturato. Ci saranno aiuti per almeno 10 miliardi”.

L’ultima bozza del decreto Rilancio chiarisce finalmente quali saranno gli importi che saranno e chi saranno i potenziali beneficiari. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Contributi a Fondo Perduto, a chi spettano?
A beneficiare di questi contributi a fondo perduto, secondo quanto è possibile leggere nell’ultima bozza del cosiddetto decreto rilancio, saranno imprese e professionisti che hanno subito perdite di fatturato nel mese di aprile 2020 di almeno due terzi rispetto allo stesso mese del 2019.

L’importo riconosciuto andrà dal 15 al 25% dell’ammontare di ricavi o compensi, per tutte le partite iva con fatturati non superiori a 5 milioni di euro nel 2019.

Ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019 il contributo spetta anche in assenza dei requisiti relativi alla riduzione di fatturato.

L’importo minimo erogato è di 1.000 euro per le persone fisiche e di 2.000 euro per gli altri soggetti.

Infine, Non potranno richiedere il contributo i titolari di partita IVA che hanno diritto al bonus Inps di 600 e 1.000 euro.

Novità, quest’ultima, che taglierebbe fuori dal contributo a fondo perduto una grassa fetta di partite iva, sicuramente non contenti di questa scelta del governo.

Domanda ed erogazione deo Contributo
La domanda per ottenere il contributo a fondo perduto dovrà essere fatta in via telematica sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Il contributo sarà erogato dalla stessa Ade direttamente sul conto corrente bancario o postale del beneficiario.

I controlli saranno soltanto ex post, in modo da velocizzare la procedura di erogazione del contributo. Se si dovesse accertare a non spettanza del contributo, esso dovrà essere restituito interamente, con un aggravio di sanzioni fino al 200% più gli interessi.

Insomma il contributo a Fondo perduto pare solo una illusione per artigiani e commercianti in ginocchio.

La Redazione giornalistica – Fotolia

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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