LUIGI DI MAIO MINISTRO

Questa è la storia indecifrabile di due giovani che uccisero brutalmente e senza motivo Susy Cassini e Gianluca De Nardo. I notiziari della sera comunicarono la notizia di un delitto che avrebbe segnato per sempre l’opinione pubblica. Sono passati esattamente ventuno anni dal delitto di Novi Ligure, da quel 21 febbraio 2001 in cui la 16enne Erika De Nardo e il suo fidanzato 17enne Omar Favaro uccisero con quasi cento coltellate, precisamente novantasette, la madre e il fratello minore di lei nella loro villetta situata nel tranquillo comune in provincia di Alessandrina.

I due killer inizialmente dichiararono di essere rimaste vittime di un gruppo di stranieri. La Polizia, però, impiegò poche ore a scoprire la verità e ricostruire quanto accadde realmente. Omar, davanti ai riscontri investigativi crollò e confessò. Entrambi furono giudicati colpevoli. Un omicidio che fin dal primo momento è parso senza risposta, anche dopo le perizie psichiatriche effettuate sui due giovani. Oggi sono persone libere che hanno pagato per quello che hanno fatto, ma che rimarranno per sempre protagoniste di quel tragico evento. Sia Erika sia Omar hanno scontato la loro pena – rispettivamente di dieci e nove anni di reclusione – durante i quali gli specialisti hanno potuto costatare un profondo cambiamento nei due ex fidanzati.

A rimanere al fianco di Erika per tutto questo tempo è stato suo padre, unico sopravvissuto alla strage, che inizialmente doveva includere anche lui. Un comportamento integerrimo quello dell’ingegner Francesco De Nardo, che ha saputo comprendere la figlia Erika sapendo che se l’avesse abbandonata in quel momento così difficile sarebbe stata la sua fine. La gente non capisce come abbia potuto perdonarla. Lui sì, perché è un uomo straordinario.

Questo è quanto emerge dai racconti di persone di Novi Ligure che lo conoscevano bene. Durante la detenzione Erika si è diplomata e poi laureata in lettere e filosofia. Secondo alcuni commenti rilasciati da Don Mazzi, fondatore della comunità Exodus, dove Erika De Nardo ha trascorso l’ultimo periodo di affidamento, la ragazza ha cercato di ricostruire in parte quella vita che anni prima aveva distrutto. Mauro Favaro, chiamato da tutti Omar, uscito di prigione andò a vivere in Toscana. Nel 2013 Erika fece parlare nuovamente di sé perché denunciò il fatto di non trovare lavoro, a causa del suo passato.

Oggi sembra essersi lasciata tutto alle spalle, tanto da aver trovato la serenità di coppia nel matrimonio. Anche Omar si è sposato e ha un figlio. 

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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