FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO COMMISSARIO STRAORDINARIO PER L’EMERGENZA COVID-19 FRANCO LOCATELLI COORDINATORE DEL CTS ROBERTO SPERANZA MINISTRO DELLA SALUTE

Con due milioni e mezzo di persone in isolamento causa contatti con positivi al Covid, il governo e le Regioni ipotizzano un accorciamento della quarantena, pena una ‘paralisi’ delle attività produttive. Un parere è stato chiesto al Cts, convocato per domani. L’ipotesi è quella di ridurre, da inizio gennaio, l’isolamento dei contatti a 3-5 giorni per chi abbia ricevuto la terza dose.

Già da ieri il governo ha avviato un’attenta riflessione sulla quarantena. Le misure attuali, viene sottolineato, non tengono conto della terza dose e della variante Omicron. Le fonti sottolineano, però, che saranno gli scienziati del Comitato tecnico scientifico (Cts) a fare una valutazione e a mettere sul tavolo una possibile modifica, prima di qualsiasi altra considerazione ufficiale.

Gli scienziati sono stati chiamati a valutare se sia possibile modificare le regole sulla base dell’andamento della curva epidemiologica e dei tamponi effettuati fino a mercoledì 29 dicembre. Tutto questo per avere una base di dati tale da poterne discutere nel corso del Consiglio dei ministri che, verosimilmente, dovrebbe svolgersi il giorno dopo. Eventuali nuove misure dovranno comunque essere valutate dall’intera maggioranza.

Costa: con booster possibile quarantena inferiore a 7 giorni
“Per chi ha il booster si può prevedere una quarantena inferiore ai sette giorni”. Lo dice in una intervista Andrea Costa, sottosegretario alla Salute.

“Per chi non è vaccinato la quarantena è di 10 giorni. Per chi ha già fatto due dosi è di 7. Non saremmo credibili nell’invitare a fare il richiamo se non fossimo convinti che il booster dà una maggiore protezione – afferma – I contagi aumentano ma le conseguenze sono meno gravi. E gli scienziati ci dicono che è minore anche la possibilità di morire o finire in terapia intensiva, ma anche di contrarre la malattia. E poi i dati vanno letti bene”.

Per Costa, occorre “fare una distinzione tra contagiati e ricoverati. È chiaro che l’incremento importante dei contagi dipende anche dal fatto che facciamo molti più tamponi rispetto allo scorso anno”.

Figliuolo: “Gli scienziati sono al lavoro”
“La riflessione sul numero di persone in quarantena l’abbiamo fatta questa mattina con il ministro Speranza. Gli scienziati con l’Istituito superiore di Sanità stanno studiando, le quarantene oggi sono diverse a seconda che si sia vaccinati o meno, si sta vedendo cosa mettere in campo”. Così il commissario straordinario per l’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, in visita all’hub vaccinale per bambini della Fondazione Compagnia di San Paolo, in merito a una possibile revisione dell’attuale sistema di quarantene. “Monitoriamo con molta attenzione quello che accade nei Paesi di riferimento, poi c’è una cabina di regia che vedrà cosa fare” aggiunge.

Zaia e Fedriga: “Rivedere quarantena per i vaccinati”
“È ragionevole cominciare a fare una riflessione sulla quarantena per il vaccinato”, ha dichiarato il presidente del Veneto, Luca Zaia, nel consueto punto sul Covid, precisando che andrebbe rivista “in particolare quella prevista per chi ha fatto la terza dose, ora uguale a quella degli altri”.

“Condivido la riflessione che vada rivista la quarantena per i vaccinati. Massima sicurezza senza bloccare il Paese”. Lo scrive su Twitter, Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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