Ho acceso il ceppo, il camino arde, perchè il sabato mattina è tempo di rugiada. Meglio avere la grotta calda, un buon rosso per dimenticare l’Ancona e proiettarsi con la mente verso la Gallura che conosco come le mie tasche, dove lavorano amici ristoratori caparbi nel cucinare il maialino al latte. E, a proposito di nettare di Bacco, facendo di nuovo un passo indietro, per un attimo mi sono detto che la trasferta del Cesena non era poi così distante se trasporto la mente ai poderi di Nespoli dove i filari d’orati si allungano in Val Bidente sulle colline forlivesi. Mah! sarà il vino invecchiato a farmi ragionare in modo stralunato… I bianconeri giocano a Olbia in uno campo che quello di Torre del Moro gli fa un baffo.
Il cavalluccio deve vincere anche senza D Rose che “Mimin Toscano” non lo ritiene indispensabile. E’ come dire che Cortina è bella anche senza il manto bianco a dicembre. Infatti, in Sardegna i bianconeri sono riusciti a strappare certamente un risultato importantissimo, ma si deve pure ammettere che la prestazione corale è stata da scorfano. Non fosse arrivato al 20′ il gol di Saber, oggi saremo qui a scrivere che la squadra non ha il passo della capolista Reggiana. Invece, no!, nonostante un andamento lento per tutta la partita, i romagnoli sono riusciti a conservare il vantaggio prezioso come la perla di Porto Rotondo, anche se contro l’insidiosa trasferta di Lucca, Domenico dovrà inventarsi la linea difensiva, visto che Ciofi e Prestia per diffida non saliranno sul pullman.
Lo spunto – Mancano quattro giornate alla fine del girone d’andata, ci chiediamo chi sarà il campione d’inverno in questo girone infernale dove almeno sei squadre si guardano dal finestrino e vogliono mettere la freccia del sorpasso per poi spingere sull’acceleratore e iniziare a lasciare strada.
Chi sarà? Reggiana, Gubbio, Virtus Entella, Cesena, Siena, Carrarese!
Dai, mi faccio l’ultimo goccio, perchè voglio brindare al Natale con il mio Cesena e sognarlo sopra all’abete come una stella Cometa.
Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega
