Mancava solo Eva a Torres. E così l’amor vien giocando. Vallo a raccontare a Adamo subentrato nella ripresa capace con un solo morso alla famosa mela di portare il Cesena in Paradiso nell’isola delle meraviglie, anche se di bellezze sul campo della Torres se ne sono viste poche.

Gara sotto studio nel primo tempo con le due squadre che creano veramente pochino  e che rimangono ancorate su uno scialbo 0-0, praticamente non si gioca a calcio ma a tamburello sulla spiaggia più bella al mondo.

Toscano che non è in panchina non ci sta perché da Montevarchi arrivano notizie poco confortanti con la Reggiana in vantaggio di due gol. Allora l’allenatore bianconero nella ripresa cambia sponda e si ripara dalle onde con le giuste e dovute sostituzioni che danno un senso più pragmatico e lineare allo schieramento.

L’inserimento di ADAMO risulta il più azzeccato non solo per l’inerzia utile a cercare la profondità di campo, ma soprattutto perché dal suo magico piede arriva il golazzo  della  domenica da una distanza pazzesca. Palla che si alza sopra la MADDALENA e poi cala all’improvviso dentro la rete, come accade alle miti aragoste quando vengono ingabbiate dentro le lampade.

Dopo il vantaggio dei bianconeri accade ben poco con la Torres demolita e non riesce mai ad impensierire Tozzo, anzi è Sphendi a mangiarsi un clamoroso raddoppio.

Finisce praticamente qui l’incontro con il cavalluccio bianconero che questa sera naviga a testa alta e vede la luce del porto di Cesenatico che illumina il capanno del Conte Rognoni perché pare proprio che  la promozione in serie B sia una questione ormai legata tra Reggiana e Cesena, come aveva sempre sostenuto MIMMO al brindisi iniziale con la stampa e già profeta nella terra bianconera, perché quando vinci due derby con il tuo peggior nemico, lo diventi per sempre.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui