Si spengono le luci allo stadio. I circa 4.000 tifosi, tra il calar della nebbia, che giunge dal mare con il canto delle sirene intorno al cavalluccio, tornano verso le loro residenze, alla ricerca di un poco di calduccio. In Romagna solitamente si cena per le ore 20.00 e alla domenica la piadina la fa da padrona con quattro erbette, un trito di aglio in padella dell’Orogel.

Questa sera, io, invece, tanto per sfatare la tradizione, ho detto alla mugliera biondo grigio, sai che facciamo, ce ne andiamo da Leonardo Da Vinci, sul porto canale che mi voglio gustare al Lidò 4 Gauloise che i francesi, come gli irlandesi, amano gustare perchè ostriche prelibate da retrogusto zuccherino.

I goal di oggi pomeriggio del Cesena, lasciatemelo scrivere, sono simili a questo dettaglio saporifero, dolci come queste cruditè. La doppia di Mattia B, le reti di Mulè e Caturano esaltano in modo straordinario la lettura di una partita che ha visto solo una squadra in campo. La Fermana doveva essere fermata, ma nessuno si aspettava una risultato da pokeristi sul tappeto verde.

I bianconeri hanno saputo confermare la stato di salute dimostrato anche a Reggio Emilia e sono riusciti a sfoggiare le loro qualità individuale contro una formazione che si è dovuta piegare per inferiorità attitudinale. Il Cesena di Viale sa attendere, studia e poi come le grandi squadre sa pungere con danze biologiche, senza una macchia. Insomma il Cesena sta dimostrando di essere una bontà autentica in questo girone e lo scopriremo ancora di più da Gennaio fino a primavera inoltrata. Ceerto, Reggiana e Modena hanno il passo regolare con tanto di green pass, ma sono sempre più convinto che i bianconeri abbiano in più qualcosa di speciale che si crea in annate particolari, mi riferisco ad un gruppo coeso nello spogliatoio, dove non ci sono primedonne, ma tutti sono coscienti di sapere che sul terreno di gioco ci vai se lo meriti e durante la fase di preparazione hai lavorato sodo.

Tra sette giorni esatti, la squadra bianconera è attesa da una trasferta non facile, in terra Ligure, ci sarà infatti la Volpe e la Virtus Entella (retrocessa) da affrontare con quello spirito di non sottomissione. Il Cesena è chiamato dunque ad un esame importante, dove non dovrà sbagliare nulla, lungo le linee esterne. Lo affioro questo ragionamento perchè i liguri sono bravi a giocare nello stretto, ma anche pragmatici nella corsa veloce dove sono disegnate le linee bianche del fallo laterale.

Buon appetito per questa sera, con la convinzione che tra una settimana avremo modo di gustare quattro trofie al pesto!

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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