Resta senza un motivo, un minimo appiglio ma soprattutto senza un vero colpevole la morte della piccola Matilda.
La quinta sezione penale della Cassazione ha pronunciato in modo inflessibile, inammissibile il ricorso depositato dai legali della madre Elena Romani, assolta in via definitiva per il delitto della figlia, dopo che nel 2018 la Corte d’Appello di Torino ha assolto anche il compagno di allora della donna, Antonio Cangialosi.

Eppure c’erano loro due in casa con la bimba, ma a sedici anni dopo la sua morte, resta senza colpevoli. Matilda, la bimba di 22 mesi venne uccisa nel luglio 2005 da un colpo alla schiena nella sua casa di Roasio, nel Vercellse.

Il legale della madre, giustizia negata
“Giustizia negata per la piccola Matilda: non cì sarà alcun colpevole per la sua morte”. L’avvocato Roberto Scheda, legale con Tiberio Massironi della madre della bimba commenta così la decisione della Cassazione di respingere l’ultimo ricorso di una intricata vicenda giudiziaria, lasciando senza colpevoli la morte della piccola vittima. “Da parte nostra c’è soddisfazione, perché la Romani, la mamma di Matilda, è stata assolta nei tre gradi con formula piena, ma c’è anche grande amarezza perchè non si è riusciti a dare giustizia alla piccola.
Ora toccherà alla scienza spiegare le ferite a fegato, reni e a una costola della bimba”.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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