DARIO FRANCESCHINI VISITA IL SET DI ASSISI

Durante qualsiasi pellegrinare non contano il tempo e i passi percorsi. Sono le emozioni, la spiritualità gli incontri e le scoperte, che si fanno lungo il sentiero a fissarsi nella memoria del camminatore. Che a passo moderato, senza nessuna fretta, affronta l’esperienza a piedi da solo o in compagnia, con tutto quello di cui ha si ha necessità per affrontare il viaggio con lo zaino in spalla e la borraccia a portata di mano.

La stagione primaverile è il periodo ideale per fare un cammino. Le temperature gradevoli e il risveglio della natura aprono la strada ai neofiti. Mentre i camminatori più esperti possono, in vista della bella stagione, osare di più verso l’alta montagna. Scegliendo, per esempio, una Via caratterizzata da un dislivello importante. O, più semplicemente, intraprendendo un cammino che la calura estiva, come le rigide temperature dell’inverno, rendono impraticabile.

Di un solo giorno è il Sentiero degli Dei, un modo inedito di ammirare dall’alto dei paesi, delle baie e dei promontori un tratto della celebre Costiera Amalfitana. Oppure c’è il Sentiero del Santo. L’itinerario ripercorre il pellegrinaggio di San Nicolò Politi. Si snoda dal Parco dell’Etna fino al Parco dei Nebrodi, dalla città di Adrano fino alle terre nebroidee dov’è arroccato il borgo di Alcara Li Fusi.

Servono invece sette giorni per percorrere il Sentiero dell’inglese, un cammino alla scoperta della Calabria Greca, sulle tracce di Edward Lear, viaggiatore inglese della metà dell’800 che fu tra i primi in Europa a inoltrarsi nelle lontane terre del Regno delle Due Sicilie per scovarne le bellezze.

Mentre la Via dei Gessi e dei Calanchi unisce Bologna a Brisighella in sei tappe, con la possibilità di raggiungere Faenza aggiungendo un giorno in più. Per finire con il più lungo, ma alla portata di tutti: è il Walk of Peace e si completa in venticinque tappe. Il cammino transfrontaliero si snoda tra il Friuli Venezia Giulia (12 tappe) e la Slovenia (13 tappe), unendo e mostrando al camminatore i luoghi e l’eredità lasciati dalla Grande Guerra.

In ultimo molti suggestivi sono i sentieri di La Verna e di Assisi dove Francesco cercava la pace interiore e l’avvicinarsi a Dio.

A cura di Claudio Piselli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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