Una ricerca di CLASP, gruppo no profit per l’efficienza energetica, ha svelato come le cucine tradizionali possano essere molto inquinanti, nonostante la presenza di cappe per la ventilazione, al contrario di quelle elettriche, più salutari ma con dubbi sui costi. “Fornire alle persone la conoscenza dei rischi per la salute di questi prodotti è essenziale. I governi devono proteggere la salute pubblica, sostenendo la transizione verso una cucina più pulita”, ha detto Nicole Kearney, direttrice di CLASP Europa.
Ad analizzare i valori è un report di CLASP, il gruppo non profit per l’efficienza energetica, che nei mesi scorsi ha condotto uno studio in 7 Paesi Europei, tra cui l’Italia, con il supporto scientifico dell’Organizzazione per la Ricerca Scientifica Applicata dei Paesi Bassi (TNO)
Il dato più allarmante che emerge è che il 72% delle case con cucine a gas superi il valore guida giornaliero dell’OMS per il biossido di azoto. Dato che mette l’Italia al secondo posto dopo la Spagna (77%) e prima di Regno Unito (55%), Olanda (54%), Francia (53%), Romania (52%) e Slovacchia (44%).
A cura di Silvia Camerini – Foto Imagoeconomica