Ottavio Pantani si è guadagnato la maglia rosa, non quella del recente giro d’Italia passato a Cesena o del suo omonimo che ha fatto impazzire il mondo per le sue scalate sopra la cima dello Stelvio, come Faustino.

BALDOVINO da Baldo, quella maglia che profuma di catena di pedali, se la è guadagnata alla stessa stregua di un capo macchina che con il suo treno a vapore per lunghi anni ha attraversato innumerevoli stazioni. La stessa stazione che il nostro ospite ha conosciuto e lavorato ai tempi di Casali, l’inventore del cestino da viaggio che anche Boniperti bianconero se ne portò due a Torino, uno per lui e l’altro per l’avvocato Agnelli.

Ottavio ha iniziato così più o meno la sua carriera di ristoratore appena quattordicenne, lavorando come “garzone” al ristorante della Stazione. E mica c’era la scuola di alberghiera, si lavorava e basta con il tovagliolo bianco al braccio, talmente lungo che quasi pareva ad un asciugamano di una pensioncina del dopoguerra di Gatteo a Mare. Dal servizio ai tavoli, al ripulire la cucina, in fretta, senza sosta, per fare in sala più coperti possibili.

Poi l’incantesimo, la favola dell’Arrosto Girato con Nino il pizzaiolo della notte, dove noi di San Pietro a due passi dal ristorante, scendevano la scalinata dietro il campanile, per gustarci lo strozzaprete fatto in casa o una pizza al forno.

Poi Nino se ne va allora Baldovino decide di chiamare il suo locale in modo abbreviato: da Baldo. Anno dopo anno la clientela aumenta in modo autorevole e  nella via Emilia dove ancora oggi è ubicato il noto locale a poca distanza dallo stadio, tanti sono stati i personaggi che vi hanno sostato per assaporare un piatto genuino.

Oggi, chiacchierando con il vice Direttore Ugo Vandelli, amico storico di Baldo, vengo a sapere del suo ritiro ufficiale per godersi, dopo 60 anni di attività, la sua seconda giovinezza.

Che dire? Da Baldo è mancata solo Fabiola de Moro, ma la Diana c’era sempre…. E, allora… è quello che per Baldo contava più di tutto!

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Repertorio 

 

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

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