Il 22 agosto del 1902 nasceva a Detroit la fabbrica di automobili Cadillac, una delle più prestigiose Case americane, con l’intento subito chiaro di stabilire livelli di qualità superiori a quelli della concorrenza.
Il nome della Casa proveniva da Antoine Laumet de La Mothe, Signore di Cadillac, fondatore di Detroit, capitale americana dell’automobile, e anche il logo derivava dallo stemma del suo casato.

Il primo modello si chiamava “Model A”, nato nel 1903, dotata di un motore monocilindrico di dieci cavalli, un primato per l’epoca. Disponeva inoltre di un vero e proprio impianto elettrico, con fari a lampadina quando tutti gli altri ancora si avvalevano dei più vetusti e meno efficienti fanali ad acetilene.

Grazie all’elevato livello d’innovazione che caratterizzava anche il processo di fabbricazione, la Casa si aggiudicò il premio “Dewar Trophy”,per avere ideato un sistema di produzione in serie delle componenti tale da renderle intercambiabili fra loro
Per aggiudicarsi l’ambito premio vennero spedite tre “Model A” a Brooklands, dove sorgeva il famoso tracciato: le tre auto vennero sottoposte ad una lunga corsa, quindi smontate e rimontate con i pezzi l’una dell’altra. I giudici di gara rimasero sorpresi nel vedere che il montaggio avveniva senza problemi e, soprattutto, che al termine le tre autovetture funzionassero perfettamente come prima.

Un secondo “Dewar Trophy” arrivò nel 1912 grazie al successo dell’auto “La Salle”, dotata di avviamento elettrico al posto del tradizionale avviamento a manovella, e disegnata da Harley Earl, che avrebbe poi guidato per lungo tempo l’ufficio di progettazione della Casa.

Nel frattempo, però, la Cadillac era stata assorbita dalla General Motors (1908), che in breve tempo avrebbe surclassato anche il colosso Ford per numero di auto prodotte ogni anno. Grazie ai capitali della General Motors, che intendeva fare della Cadillac il suo marchio di punta, il più ambito e lussuoso, la Casa americana fu anche la prima a cimentarsi nella costruzione di motori ad otto cilindri a V, e a segnare nuovi standard qualitativi nel 1915 con la Type 53.

Negli anni ’50 fecero il loro ingresso accessori come l’aria condizionata, i finestrini elettrici, la chiusura centralizzata, il servosterzo.

I primati continuarono nel corso degli anni. Nel 1964 venne introdotto il sensore di luce che variava l’intensità dei fanali o li spegneva del tutto a seconda dell’intensità della luce solare, mentre nel 1970 la Eldorado sarebbe passata alla storia come il modello con un motore dalla più alta cilindrata della storia, un V8 da 8200 cc.

Nel 1972 vennero montate le cinture di sicurezza e nel 1978 sulla Seville apparve il primo computer di bordo, basato su un Motorola 6800. Sempre la Seville, nel 1998, avrebbe offerto per la prima volta nella storia dei sedili adattabili alla forma del corpo. Nel 1999 arriverà il primo sistema di visione notturna, e nel 2000 ci sarà il perfezionamento del sistema di regolazione degli ammortizzatori, il Magnetic Ride Control.

Oggi Cadillac è una solida realtà industriale inserita all’interno del consorzio automobilistico General Motors, che ha aperto alla Casa un mercato in più paesi europei, come l’Italia. I modelli importati in Italia sono: la STS (lussuosa berlina V8), la CTS (una berlina leggermente più piccola rispetto alla STS), l’Escalade (enorme e potente SUV), l’SRX (una grande SUV), la XLR (roadster V8 con tetto elettrico in lamiera) e la BLS (berlina media disponibile anche con un 1,9 litri turbo-diesel Common rail da 150 CV.)

articolo a cura di Franco Buttaro

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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