Non sarà una sfida facile quella che divide il Torino dal ritorno in Europa, perché il Wolverhampton, tra le possibili avversarie, era probabilmente la meno “appetibile”, ma dalle urne è uscito il nome degli inglesi ed allora che così sia!

Fortuna per i granata, che la dea bendata più benigna lo è stata nei due turni di avvicinamento allo spareggio finale, dato che né gli ungheresi del Debrecen, né i bielorussi dello Shakthyor Soligorsk si sono rivelati ostacoli insormontabili per la formazione di Mazzarri, nonostante la preparazione fosse ben maggiore rispetto a quella di Belotti e compagni; il Torino ha svolto con molta serietà il ritiro di Bormio, accelerando i tempi rispetto al normale, proprio per farsi trovare nella miglior forma possibile ed approdare, quantomeno, al turno finale, cosa riuscita al meglio, facendo anche ruotare i più affaticati con coloro che avevano raggiunto i compagni dopo i rispettivi impegni con le Nazionali impegnate nell’Europeo Under 23, Coppa America e Coppa d’Africa.

A Soligorsk, dopo il rassicurante 5-0 del Grande Torino, i ragazzi di Mazzarri hanno badato a controllare l’incontro e non correre rischi relativamente a possibili infortuni, giocando certamente non la miglior partita possibile, ma come già detto, la condizione fisica non può ancora essere la migliore, e poi tra appena una settimana inizierà un tour de force che vedrà i granata impegnati, in soli dieci giorni, con il Wolves in casa, la prima di campionato con il Sassuolo (sempre a Torino) e poi le trasferte in Inghilterra e contro l’Atalanta, per cui non era il caso di “esagerare” con la qualificazione già abbondantemente in tasca.

Ritmi bassi, qualche distrazione, il vantaggio all’ottantesimo, grazie a Zaza, e poi il pari arrivato grazie ad un rigore trasformato da Yanusch, quando si era al novantunesimo, questo il tabellino della trasferta del Toro a Soligorsk, ma ripeto, la cosa più importante era tornare a casa senza infortunati e con qualche minuto in più nelle gambe degli ultimi arrivati: Lukic, Rincon, Bonifazi ed Ola Aina; il resto contava poco e certamente, volente o nolente, la testa era già a giovedì 22.

Adesso non c’è che da riprendere a lavorare con la stessa voglia e concentrazione dimostrate sin dal giorno del raduno, perché le prossime partite daranno un indirizzo importante alla stagione che, in caso di approdo ai gironi dell’Europa League e di un buon inizio di Campionato, potrebbero proiettare il Torino verso traguardi da molto tempo sognati; certo occorrerà anche andare sul mercato per trovare chi possa completare una rosa valida ma non così attrezzata per affrontare il dispendioso percorso tra Campionato e Coppa.

Alzare la qualità ed inserire qualche giocatore che possa crescere ma dare già un buon contributo, è quanto ricercato da chi si occupa di mercato, con qualche nome risaputo ed altri che potrebbero, da qui al 2 settembre, rappresentare valide opportunità, non solo nell’immediato; la base di partenza è già di livello, e l’aver trattenuto tutti i migliori calciatori in rosa il miglior viatico per una crescita auspicata da tutto l’ambiente, se poi arriva anche la ciliegina che fa più bella e buona la “torta”, tanto di guadagnato.

Non sarà facile andare in Europa, ma il Toro ci proverà certamente al meglio, e se poi le cose andranno diversamente ci sarà sempre l’esempio dell’Atalanta nella scorsa stagione che, dopo l’uscita immeritatissima contro il Copenhagen, ha saputo arrivare alla finale di Coppa Italia (persa in un incontro di “pallavolo” contro la Lazio, a Roma) e, cosa ancor più importante, approdare alla Champions 2019/2010!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto images

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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