Nonostante la sua carriera sia durata solo quattro anni, a causa della morte prematura e improvvisa avvenuta per un incidente automobilistico, Clifford Brown esercitò una notevole influenza sui trombettisti delle generazioni successive compreso l’altro giovane musicista, Lee Morgan e gli altri, Freddie Hubbard, Booker Little, Woody Show, Wynton Marsalis, Nicolas Payton, Arturo Sandoval e Valery Ponomarev.

Sonny Rollins il grande sassofonista tenore in un’intervista al giornalista Arrigo Polillo, sul mensile di Musica Jazz del 1975 Editore Mondadori disse: “Il musicista che ricordo di più, è Clifford Brown. Mi ispira anche adesso, profondamente.
Era così bravo, con quella sua tromba magica, ed è morto a 26 anni per quel terribile incidente aumobilistico”.
Ultimo di otto fratelli, iniziò a suonare la tromba, spronato dal padre Joe, all’età di dodici anni e mosse i primi passi nella musica esibendosi con la band della propria scuola. Il suo primo insegnante curò molto la sua formazione tecnica: uno degli esercizi in cui si cimentata il giovane Clifford, gli consentiva di eseguire le 32 battute in un sol respiro.

Brown tenne i primi concerti a Philadelphia dove venne subito notato da trombettisti già affermati come Dizzy Gillespie e Fats Navarro.
Alla fine degli anni Quaranta Brownie, come veniva affettuosamente soprannominato, studiò musica alla Maryland University e nel giugno del 1950 rimase coinvolto in in un incidente stradale il primo dei tre gravi scontri, l’ultimo dei quali, sei anni più tardi, gli risultò fatale.

Nel 1952, a ventidue anni, entrò nella formazione di Chris Powell, con la quale fece le sue prime registrazioni.
Da qui in poi iniziò una rapida ascesa che lo portò a militare nel complesso di Tadd Demeron nella città di Atlantic City, e in quello del vibrafonista batterista Lionel Hampton, nell’autunno del 1953, con il quale intraprese una tournée europea. Vi fu una caso eclatante dopo la tournée, Hampton scoprì Clifford Brown in due registrazioni discografiche che non erano permesse, e quindi dal contratto, che legava Hampton a Brown, il vibrafonista fu costretto a licenziarlo.

Da questa esperienza negativa Clifford Brown entrò nella formazione del batterista Art Blakey fondatore dei The Jazz Messagers, nel 1954, il celebre magazine americano Down Beat, rivista culturale sulla Musica Jazz lo elesse come stella nascente di quell’anno. Brown a metà di quello stesso anno si trasferì nello Stato della California dove diede origine ad una delle più talentuose e affidate collaborazioni dalla storia del jazz: quella tra lui e il batterista Hard-Bop Max Roach. I due formarono un quintetto con il sassofonista Harold Land, che però lasciò presto il posto al sax tenore Sonny Rollins, il quale sarebbe dovuto rimanere con quella formazione solo poche settimane, ma fini’ per restarvici un anno e mezzo. Il quintetto, grazie a questi tre musicisti ottenne subito grande successo proponendo una perfetta sincronie nelle improvvisazioni su tempi sempre molto rapidi e una velocità tecnica erede dei boppers degli anni Cinquanta. Dalla loro bravura rimangono molte prove in album come, At Besin Street Blues e Plus For, entrambi del 1956.

“La morte di Clifford Brown all’età di venticinque anni pensate così giovane è stata una grande tragedia nella storia del jazz.
Già classificato con Dizzy Gillespie e Miles Davis come uno dei migliori trombettisti del jazz, nel 1956 Brown stava ancora migliorando. Inoltre aveva fegato pulito e non guidava nemmeno, anche il pianista Richie Powell e sua moglie (che guidava) perirono nell’incidente.
Clifford Brown ha realizzato molto del suo breve tempo a sua disposizione. Ha iniziato a suonare la tromba quando aveva quindici anni e nel 1948 suonava regolarmente a Philadelphia, Fats Navarro, che era la sua principale influenza, incoraggiò Brown, così come Charlie Parker e Dizzy Gillespie.
Dopo un anno alla Maryland State University, nel giugno del 1950 ebbe un grave incidente d’auto che lo mise fuori combattimento per un anno. Nel 1952 Brown fece il suo debutto discografico con i Blue Flames di Chris Powell (un gruppo R&B).

L’anno successivo ha trascorso un po’ di tempo con Tadd Demeron, e da agosto a dicembre e stato nella band di Lionel Hampton, in tournée in Europa e conducendo alcune sessioni di registrazione. All’inizio del 1954, registrò alcuni brillanti assoli al Birdland con il quintetto di Art Blakey (una band che precedette direttamente i The Jazz Messagers) e a metà dell’anno formò un quintetto con il batterista Max Roach. Il suo modo di suonare la tromba, già fu celebrato per la sua scioltezza e immaginazione, assunse una grazia ritmica, una disinvoltura aggiunta a qualsiasi tempo si un brillante melodista con un grande tono canoro suonando con empatia. Considerato una delle prime band Hard-Bop, il gruppo è durato fino alla morte di Clifford Brown.

La formazione era composta da Clifford Brown alla tromba, Harold Land (in seguito sostituito dal sax tenore Sonny Rollins) e registrando diversi superbi set per la label Emacy Records appartenente alla Universal Music Group Jazz- America. Brown inoltre appari’ poche ore prima della sua morte, con una jam session di Philadelphia è stato poi miracolosamente registrato e in questa occasione il giovane trombettista ha suonato alcune delle migliori musiche.

Clifford Brown aveva un tono grasso e caldo che ricordava abbastanza l’altrettanto sfortunato Fats Navarro e un approccio maturo all’improvvisazione, era tanto inventivo nelle ballate melodiche quanto nelle rapide jam session. Abbastanza supremamente un’apparizione filmata di lui che suonava due canzoni nel 1955 in uno spettacolo di varietà, Soupy Sales, questa registrazione video fu persa e per quarant’anni questo spettacolo non fu mai trovato, fu l’unico filmato dal vivo dove vi si vede il grande trombettista Clifford Brown, e che poi fu riproposto dopo che fu ritrovato e al grande pubblico appassionato di Musica Jazz e del grande Clifford Brown.
Nel 1955 uscì il brano Sandu tratto dall’album Study in Brown, dove il trombettista suonava con, Max Roack alla batteria, George Morrow al contrabbasso, Richie Powell al pianoforte e Herold Laund al sax tenore.

La maggior parte dei brani di questa opera discogr
afica sono brani originali scritti da Brown, Powell e Laund, ma Take in the a Train del compositore Billy Strayhorn e Cherokee di Ray Noble, sono gli unici brani di due autorevoli compositori, su cui il vertiginoso assolo di Clifford Brown è diventato uno dei più acclamati brani suonati nel repertorio di tutti i tempi della Musica Jazz.
Era uno dei quattro ragazzi, nato il 30 ottobre del 1930 a Wilmington, nel Delaware, Stati Uniti, il cui padre , anche lui trombettista, organizzò i suoi figli in una formazione, un quartetto vocale. Clifford era affascinato dalla tromba di suo padre e iniziò a prendere lezioni di tromba a scuola quando aveva circa dieci anni. A tredici anni suo padre gli comprò una tromba che divenne tutta sua; inizia a prendere lezioni private e alle scuole medie entra a far parte di un gruppo jazz formato da un insegnante.
Clifford andò alla Delaware State University per leggere e studiare Math, studiò le principali formule in uso per l’allegra, la geometria, l’analitica, la trigonometria, l’analisi. Grafici delle principali funzioni analitiche, e tutto quello che riguarda le guide operative su argomenti di matematica, ma presto di trasferì al Maryland State College con il suo filone musicale andò spesso a Philadelphia per la musica. Lì ormai suonava nella Maryland State Band, forte di quattordici membri.
Nel giugno del 1950 dopo un concerto, Clifford rimase gravemente ferito in un incidente d’auto. Rimase ricoverato per un anno e poi si limitò a suonare il pianoforte per alcuni mesi. Per il resto delle sua breve vita ha continuato a soffrire di lussazione alla spalla.
Tuttavia, durante la sua permanenza in ospedale ricevette la visita di Dizzy Gillespie che lo incoraggiò a continuare a suonare professionalmente. Divenne rapidamente un rispettato musicista.

L’interesse di Clifford per la musica era stato stimolato dall’incontro con Fats Navarro altro giovane e bravo trombettista, quando aveva appena quindici anni. Ha condiviso ‘la tecnica virtuosistica di Navarro e la genialità dell’invenzione’. Il suo suono era caldo e rotondo, e notevolmente coerente su tutta la gamma dello strumento, la tromba. Lui potrebbe articolare ogni nota anche a tempi veloci che sembravano non presentagli alcuna difficoltà; questo servì a migliorare l’impressione della sua velocità di esecuzione.Il suo senso dell’armonia era altamente sviluppato, consentendogli di fornire affermazioni audaci attraverso complesse progressioni armoniche (cambiamenti di accordi) e incarnando i termini lineari e ‘algebrici’ dell’armonia del Be-Bop.
Oltre la sua abilità nel ritmo, poteva esprimersi profondamente in una performance di ballate”.
Testo tratto da Wikipedia, l’enciclopedia libera di oneline).

La sua influenza è sopravvissuta attraverso i trombettisti come Freddie Hubbard, Lee Morgan; ha inoltre lasciato una serie di brani che sono diventati degli stadards a tutti gli effetti, con le tipiche coloriture jazzistiche; aveva vinto persino il sondaggio della critica del magazine Down Beat per ‘New Star of the Year’, nel 1954. Quando il loro quintetto si affermò come una delle principali formazioni ‘Hard-Bop, scrivendo e suonando la loro propria musica.
Quando il sassofonista Harold Land se ne andò lasciando il gruppo, fu sostituito da Sonny Rollins, il grande sax tenore ancora tutt’oggi vivo alla bella età di 91 anni e la band brillo’ sempre di più. Sonny Rollins affermò: “Clifford ha avuto una profonda influenza sulla mia vita personale. Mi ha mostrato che era possibile vivere una vita buona e pulita ed essere comunque un buon musicista jazz”. Nel 1954 dopo il prestigioso premio ‘New Star of the Year’, nel 1972 Clifford Brown si aggiudica un premio anch’esso prestigioso nel sondaggio della critica e fu inserito nella “Jazz Hall of Fame” dalla critica del magazine Down Beat, un’altro prestigioso riconoscimento al giovane musicista. Inoltre ogni anno nella città di Wilmington ospita il ‘Clifford Brown Festival’.

Una rassegna con i migliori gruppi e musicisti di Musica Jazz.
Vi è anche inoltre un video dove viene fatto vedere un documentario sulla storia e la vita musicale di Clifford Brown, al culmine di anni di ricerca, ricerca fatta dal pianista di Wilmington Don Glanden. La ricerca includeva interviste con amici, familiari, contemporanei e fan del giovane trombonista Clifford Brown.
La ricerca sulle interviste insieme a materiale d’archivio e filmati video è stata curata dal figlio di Glanden, Brad.
Il documentario fu presentato in anteprima nell”‘anno 2008 al “Brownie Speakes” Clifford Brown Symposium”, ospitato dalla University of Art of Philadelphia. Il suo modo di suonare la tromba, già fu celebrato per la sua scioltezza e immaginazione, assunse una grazia ritmica, una disinvoltura aggiunta a qualsiasi tempo. Si un brillante melodista con un grande tono canoro suonando con empatia.

Inoltre all’università Clifford Brown studiò il metodo Math, lo studio delle principali formule in uso per l’algebra, la geometria, l’analitica, la trigonometria, l’analisi, compreso lo studio, studiando le figure piane e i luoghi geometrici mediante un sistema di coordinate dette Cartesiane. Grafici delle principali funzioni analitiche, e tutto quello che riguarda le guide operative sugli argomenti di matenatica.

La tragedia arrivò nel giugno del 1956, quando Brown il pianista Richie Powell e la moglie Nancy partirono per andare a un concerto a Chicago. La moglie di Richie, stava guidando in modo che gli uomini potessero dormire, ma era notte e pioveva quando raggiunsero la Pennsylvania Turnpike. Si pensa che Nancy abbia perso il controllo dell’auto, uscita fuori strada, uccidendo tutti e tre gli occupanti nell’incidente che ne era derivato. Clifford Brown è sepolto nel Cimitero di Mt. Zion, a Wilmington, nello Stato del Delaware, aveva appena 24 anni.

A cura di Alessandro Poletti – Foto Getty Image

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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