Stiamo vivendo nell’era di internet e dei social network. Ormai tutto corre sul web, dalle ricette enogastronomiche, fino alle cure fai da te. A proposito di cure, e di siti specializzati, i nostri medici utilizzano il computer e navigano su internet, oppure no?

Considerano questa particolare tecnologia come una risorsa utile, oppure la considerano, semplicemente, un bene accessorio e del tutto sopravvalutato? Si è sempre parlato di medicina e internet in maniera separata, senza mai unire, veramente, i due mondi. Secondo un’ indagine dell’ Eurisko (nota agenzia di ricerche di mercato), nove medici di famiglia su dieci usano internet per informarsi, l’ 84% partecipa a corsi ECM on line, il 51% interviene a congressi, simposi e tavole rotonde in modalità virtuale. A una prima impressione, questi dati potrebbero far bene sperare per il futuro, ma esiste, ancora, una grossa fetta di dottori che si dimostra recalcitrante a questo tipo di tecnologia. Secondo me, anche i medici dovrebbero stare al passo con i tempi e cambiare il loro modo di agire e, soprattutto, il loro modo di comunicare con il paziente.

Un tempo, i medici non avevano a disposizione il computer o le informazione che grazie a questo incredibile strumento, riusciamo oggi a fare nostre. Nonostante questa grave mancanza, la medicina di allora si è evoluta ugualmente, adeguandosi ai tempi. Forse, alcuni di questi uomini di scienza guardano a internet e i numerosi social netork, con sospetto, perchè vengono consultati più di loro? Potrebbe essere così, oppure potrebbe anche essere che è la gente a fidarsi più di un medico virtuale, invece di uno in carne e ossa. Ed è proprio questo il punto chiave.

In entrambi i casi, ognuno perde qualcosa di importante. Il paziente rischia di dover convivere con il suo dolore e il medico, invece, rischia di non poter dimostrare quanto vale. L’allontanamento delle persone dalla medicina tradizionale (diciamo così), per una più immediata e virtuale, è da ricercare nella mancanza di fiducia e rispetto del malato verso il suo medico. Questo tipo di rapporto, tra medico e paziente, è fondamentale. Magari internet potrebbe aiutare a rinsaldare, proprio, questa relazione in crisi, o magari no (chi può saperlo?) l’ importante è mantenere, sempre, una visione aperta della vita. In questi casi, bisogna venirsi incontro: il medico verso il paziente e viceversa. Trovare un punto in comune, insomma. Far sentire il paziente al centro dell’ attenzione è alla base della medicina, allo stesso modo, però, il medico deve dimostrare di essere all’ altezza della situazione e meritare un certo tipo di rispetto dal paziente. Penso che il world wide web sia un mondo ancora da esplorare, accattivante certo, ma, anche, pieno di insidie. Per questo motivo, dobbiamo cercare di buttarci in questa avventura, seguendo i consigli di persone competenti, mettendo da parte ogni tipo di pregiudizio. Lo scopo della tecnologia è quello di avvicinare realtà lontane fra loro, e perché non potrebbe riuscire a riavvicinare i medici ai propri pazienti?

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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