Sono davvero poche e scarse le informazioni su Giampietro Manenti. E’ forse più coerente definirlo “presidente aspirante mago” che non imprenditore, l’uomo che con 1 euro, è riuscito ad acquistare un club storico come il Parma. Non è chiaro di cosa si occupi Manenti nella vita: forse di terziario all’estero, forse di pulizie … ciò che è certo, è che le notizie sul suo arresto, ancorché appaiano collegate al mondo del pallone, fanno intravedere scenari avulsi dal mondo sportivo. Qualora le ipotesi di reato contestate fossero confermate, il riciclaggio e il reimpiego di capitali illeciti, potrebbero rappresentare dopo le indagini, solo i modi illegali con i quali il patron dei ducali, abbia tentato di “fare cassa” per salvare il club. Difficilmente con un così elevato stato di indebitamento, un imprenditore, per quanto spregiudicato possa essere, può riuscire a realizzare una speculazione personale in danno ad una società in smisurato stato di decozione. Ciò che dispiace, è che il sistema della giustizia sportiva, confortato dalle procedure interne utilizzate dalle FIGC per essere legittimati a prendere parte a campionati d’eccellenza, possa permettere sorprese di questo genere in danno ai tifosi, alla città e a tutto il popolo degli sportivi … errare humanum est, perseverare autem diabolicum ! … vediamo se qualcosa cambierà … !
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A cura di Prof. Pierluigi Vigo
