Le richieste formulate dai detenuti in rivolta a San Vittore non riguardano le restrizioni imposte dal coronavirus. A quanto si è appreso, i reclusi hanno chiesto ai magistrati Alberto Nobili e Gaetano Ruta di farsi portavoce all’esterno di una serie di istanze che riguardano il sovraffollamento del carcere, le norme sulla recidiva e i domiciliari, i permessi, le misure alternative al carcere e il trattamento dei tossicodipendenti.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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