La Juventus ci crede fino la fine e sconfigge il Torino solo nel finale che non aveva assolutamente demeritato. Il 2-1 ottenuto dalla Signora bianconera nel derby della Mole non è certamente il risultato più giusto, ma i colpi di testa di McKennie e sul finale di Bonucci oscurano in parte la bella prestazione dei granata.

Si parte con un freddo quasi polare e i bianconeri sono colpiti a freddo da Nkoulou, che su angolo sfrutta un rimpallo tra Meitè e Bentancur e insacca da distanza ravvicinata (9′). Vale un gol segnato la super parata con cui Szczesny al 14′ nega il raddoppio a Zaza, presentatosi tutto solo davanti al portiere polacco.

Sterile il palleggio della Juve, mai pericolosa (tiro Dybala centrale, nessun problema per Sirigu) e troppo allegra dietro, esposta più di una volta alle veloci ripartenze granata (la più nitida sprecata da Linetty).
Prima dell’intervallo, pericoloso Belotti con un’acrobatica mezza rovesciata che sorvola la traversa. Ripresa. Al 57’ annullato da Orsato col Var il pari Juve di Cuadrado che dal limite trova di destro il corridoio vincente, ma con Bonucci in traiettoria e in fuorigioco che ostacola l’intervento di Lyanco sul tiro del colombiano.

I granata arretrano troppo ed ecco materializzarsi l’incredibile rimonta: McKennie indisturbato pareggia di testa su cross di Cuadrado (77’), dai cui piedi nasce anche il traversone per lo stacco di Bonucci che quasi all’ultimo respiro (89’) regala ai bianconeri una sofferta stracittadina (Ronaldo decisamente in ombra).

Male in entrambi i casi la retroguardia granata, troppo leggera nelle marcature, un vero e proprio problema di posizione sul quale Giampolo dovrà lavorarci sopra a lungo.

Il Direttore editoriale – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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