Bianco, rosso e blu, comunque vada questi saranno i colori vincenti dei Mondiali 2018, dato che questi sono i colori delle bandiere di Francia e Croazia, le die finaliste che domenica pomeriggio si affronteranno in una sfida che si preannuncia appassionante.

La formazione di Deschamps parte certamente con i favori del pronostico, non fosse altro per aver riposato un giorno in più e senza essere mai andata oltre i novanta minuti dagli ottavi in poi, a differenza dei Croati, passata ai rigori sia negli ottavi che nei quarti e bisognosa dei supplementari anche nella tiratissima semifinale contro gli inglesi.

Vita più semplice per i Bleu di Pogba, dunque, anche se il Belgio ci ha provato sino alla fine a sbarrare loro l’accesso alla finalissima, pur se bisogna riconoscere che i francesi hanno ampiamente meritato la vittoria; magari giocando un calcio non bellissimo ma efficace, difendendosi in maniera ordinata e, spesso non andando troppo per il sottile quando è stato ora di spazzare il pallone o di usare le maniere forti e qualche calcione.

Solitamente si parlava di una Francia dal bel gioco e dai troppi ghirigori, partendo proprio da quelli di un Pogba che invece è stato il simbolo della trasformazione della sua squadra, diciamo una Francia alla Deschamps, uno che in carriera ha sempre badato al sodo, lottando e faticando in campo, al servizio dei compagni dall’inizio alla fine.

L’unica nota, se vogliamo definirla così, stonata è stato questa volta Mbappè, o meglio, certi suoi atteggiamenti “neymariani”, fatti di rotoloni e sceneggiate non proprio da campione; il ragazzo è fortissimo e sarebbe davvero un peccato se prendesse l’abitudine alla sceneggiata, perché se è vero che di calci ne prende, e ne prenderà, tanti, è altrettanto vero che ad accentuare ogni contatto, anche minimo, finirà per attirarsi molte antipatie.

E la Croazia? I ragazzi di Dalic non hanno nulla da invidiare ai propri prossimi avversari, anzi, personalmente ritengo che abbiano le carte in regola per vincere, forti di quello che ritengo (non solo io, naturalmente) il miglior centrocampo al Mondo e di un gruppo che mai è stato così compatto!

La Croazia ha probabilmente avuto in passato Nazionali pari a quella odierna, e magari anche più forti, però è sempre mancato quello spirito di gruppo, quell’unione, che fanno una “squadra”, da chi va in campo a chi sta in panchina e viene chiamato raramente o anche mai in campo; a ben vedere è stato proprio l’allontanamento del milanista Kalinic a dare il segnale che non era più ora di scherzare, di anteporre le proprie pretese personali a quelle collettive.

un segnale, in effetti, che le cose erano cambiate, era già arrivato durante i gironi di qualificazione a Russia 2018, con il cambio del tecnico avvenuto nell’ottobre 2017, dopo quattro pareggi consecutivi; la federazione allontanò il tecnico Cacic ed affidò la panchina all’odierno allenatore, Dalic, che ha guidato i suoi agli spareggi vinti contro la Grecia e ad un Torneo in cui i suoi ragazzi sono passati indenni alle trappole avversarie ed a quelle interne, che mai sono mancate nella storia croata.

Come possa finire per Modric e soci lo vedremo domenica pomeriggio allo stadio Luzniki di Mosca …. alle cinque della sera, come in una corrida appassionante quale sarà senza alcun dubbio la sfida contro la Francia; come già detto i croati ci arrivano con un giorno in meno di riposo e tanti minuti in più giocati, ma l’orgoglio (e la bravura tecnica e tattica) è tantissimo e difficilmente ci sarà da annoiarsi!

Un pronostico? Di solito non li azzecco mai, ed infatti pensavo che le favorite potessero essere la Spagna (mi resta comunque più di un dubbio sulla partita contro la Russia) ed il Brasile, ammettendo anche che prima ancora dell’inizio, mio figlio mi abbia indicato come candidata principale alla vittoria proprio la Croazia! Evidentemente ne capisce più di me (ci vuole poco) di calcio e la prossima volta, quantomeno per una delle due finaliste, farò una puntatina (altra cosa che non faccio mai) seguendo il suo consiglio.

Buona finale mondiale e buon divertimento a tutti.

Il Direttore respnsabile Maurizio Vigliani – Foto Reuters

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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