Il 7 aprile 1947 si spegne a Detroit, all’età di 83 anni, Henry Ford, uno dei più grandi protagonisti al mondo della storia dell’automobile.

Figlio di agricoltori, nel 1888 si trasferisce per lavoro a Detroit, al servizio di Thomas Edison (l’inventore della lampadina), dedicandosi, nel tempo libero, alla costruzione di un quadriciclo, collaudato su strada nel 1896.
Tre anni dopo lascia la Edison, per passare alla Detroit Automobile Company con mansioni di ingegnere capo, ruolo che ricopre fino al 1892, anno in cui fonda la propria Casa automobilistica, la Ford Motor Company, riuscendo ben presto riesce a diminuire i costi di produzione delle autovetture, abbattendo i tempi di lavorazione, grazie al sistema della “catena di montaggio” introdotto nel suo stabilimento per la prima volta al mondo. Fino a quel momento infatti, le auto erano costruite singolarmente, con conseguente lungo impiego di tempo e un prezzo di acquisto rilevante.

Viene quindi inaugurata, nel 1908, la celebre T, detta Lizzie (prodotta fino al 1927 in 15 milioni di esemplari) estremamente semplice e spartana, che rispecchia fedelmente due punti cardine del pensiero di Ford: “Tutto quel che non c’è non si rompe” e “I miei clienti possono scegliere la Ford T di qualsiasi colore, purché sia il nero”.

Lascia un grande segno, in quel periodo, un’altra auto economica, la Hemp Body Car, famosa per la carrozzeria interamente realizzata in fibra di canapa ed alimentata da etanolo di canapa, carburante raffinato dai semi della pianta.
In occasione del suo settantacinquesimo compleanno è insignito da Adolf Hitler della Gran Croce del Supremo Ordine dell’Aquila Tedesca, la massima onorificenza del Terzo Reich, in segno di riconoscimento per la fornitura di veicoli militari all’esercito tedesco da parte della filiale Ford di Colonia.

Nel 1938 Henry Ford lascia la dirigenza diretta della sua azienda, trasmettendone il controllo ufficialmente al figlio Edsel, già alla dirigenza daella la Lincoln, il marchio di lusso del Gruppo Ford, dal 1922. Alla morte di Edsel a causa di un tumore, Henry Ford decise di trasferire i poteri al nipote ventiseienne Henry Ford II.
Dal 1967 il suo nome è inserito nella Automotive Hall of Fame che raggruppa le maggiori personalità che si sono distinte nel mondo dell’automobilismo.

articolo a cura di Franco Buttaro

scrivi a: [email protected]

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui