Sale a 35 il bilancio dei morti nell’attacco alla base militare di Leopoli
E’ salito a 35 il numero delle vittime dopo l’attacco missilistico russo contro una base militare vicino a Leopoli. Lo riferisce il governatore.

Kiev accusa Mosca di usare bombe al fosforo nel Donbass
Un funzionario di polizia ucraino della regione di Lugansk ha accusato l’esercito russo di aver bombardato la città con ordigni al fosforo. Secondo Oleksi Bilochytsky, capo della polizia di Popasna, che si trova a un centinaio di chilometri a ovest di Lugansk, i russi hanno usato bombe al fosforo sulla sua città. “Stanno scatenando sulle nostre città sofferenze indescrivibili e incendi”, scrive su Facebook. Sempre nel Donbass, secondo le autorità regionali, i bombardamenti hanno colpito anche due chiese ortodosse dove si rifugiano i civili: la chiesa di Svyatogirsk, famoso luogo di culto nella regione di Donetsk, e una chiesa a Severodonetsk, nella regione di Lugansk.

Ucraina: nove morti in bombardamento russo a Mykolaiv
Un bombardamento russo sulla città meridionale ucraina di Mykolaiv, a circa 100 km ad est di Odessa, ha causato nove morti. Lo afferma il governatore regionale.

Morawiecki: la Polonia è nel mirino, l’Europa è a rischio
“I Paesi Baltici e la Polonia sono nel mirino. E dopo quello che stiamo vedendo oggi, nessuno dovrebbe dubitare che tutta l’Europa sia a rischio”. Così, in un’intervista a Il Messaggero, Mateusz Morawiecki, primo ministro polacco dal 2017, risponde in merito alla possibilità di un attacco russo alla Polonia. Riguardo all’emergenza umanitaria il primo ministro aggiunge: “La Polonia e altri paesi dell’Europa centro-orientale confinanti con l’Ucraina hanno già fatto molto. È una nostra responsabilità e la prendiamo sulle nostre spalle. Ma in futuro il numero dei profughi di guerra potrebbe superare anche i 5milioni. Più o meno lo stesso numero di abitanti della Norvegia o della Slovacchia. Abbiamo a che fare con la più grande ondata migratoria dalla Seconda guerra mondiale”.

Stoltenberg: no fly zone? Rischio di escalation incontrollabile
“Non cerchiamo alcuna guerra con la Russia”. È quello che ha ribadito il capo della Nato, Jens Stoltenberg, che, in un’intervista alla Welt am Sonntag, afferma di essere contrario alla no fly zone sull’Ucraina. “Questo significa che le forze russe dovrebbero essere attaccate, il che comporterebbe uno scontro diretto e si rischierebbe un’escalation incontrollabile”. “La guerra va chiusa non ampliata”, conclude.

Kiev: colpito un treno per le evacuazioni, un morto
Nella notte un treno passeggeri usato per far evacuare i civili è stato colpito da schegge poco fuori dalla città ucraina di Lyman, nell’est del paese. Lo riporta il Kyiv Independent, precisando che nell’attacco è rimasto ucciso il conducente del treno e un’altra persona è stata ferita.

Kiev: rapito un altro sindaco, a Dniprorudne
Un altro sindaco ucraino è stato rapito dalle forze armate russe: si tratta del primo cittadino della città occupata di Dniprorudne, nella parte sud orientale del Paese, nella regione di Zaporizhzhia. Lo riporta il Kyiv Independent. Il sindaco di Dniprorudne, Yevhen Matviiv, è il secondo sindaco rapito, dopo quello di Melitopol, da quando è iniziata l’invasione russa in Ucraina. “I crimini di guerra stanno diventando sistemici”, afferma il governatore della regione di Zaporizhzhia, Olexandr Starukh.

Kiev: nella base militare a Leopoli anche stranieri, è terrorismo
“Questo è un nuovo attacco terroristico sulla pace e la sicurezza vicina al confine con Ue e Nato”. Lo afferma su Twitter il ministro della difesa ucraino Oleksii Reznikov, riferendosi all’attacco russo al Centro Internazionale per il mantenimento della pace e della sicurezza vicino a Leopoli, precisando che “lì lavorano istruttori stranieri”. “Informazioni sulle vittime sono in corso di accertamento”, aggiunge il ministro che lancia un appello: “Serve agire per mettere fine a questo. Chiudete i cieli!”.

Kiev: “La Lituania sarà il prossimo obiettivo di Putin”
La Lituania sarà il prossimo Paese che il presidente russo Vladimir Putin tenterà di conquistare se dovesse “vincere” la guerra in Ucraina. Lo ha annunciato Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina, citato dai media locali. “La Federazione Russa non si fermerà. Hanno il prossimo obiettivo: se vinceranno sul nostro territorio, il prossimo Paese che Putin vorrà conquistare sarà la Lituania”, ha detto Danilov.

Ucraina, Zelensky un’ora al telefono con il premier israeliano Bennett
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro israeliano Naftali Bennett hanno parlato sabato sera per un’ora al telefono. I due, ha reso noto l’ufficio del premier israeliano, hanno parlato di come fermare i combattimenti e di come Israele possa contribuire agli sforzi per disinnescare la crisi. Sabato, Zelensky ha chiesto che i colloqui diretti con Putin si tengano a Gerusalemme, con la mediazione di Israele. Il presidente russo Vladimir Putin starebbe prendendo in considerazione la proposta e anzi, secondo il Jerusalem Post, è pronto a svolgere i colloqui a Gerusalemme.

Ucraina: nella base di Yavoriv ci sono istruttori militari stranieri
Nella base militare ucraina di Yavoriv, attaccata stamane dai missili russi, lavorano istruttori militari stranieri. Lo riferisce il ministero della Difesa ucraino, secondo la reuters.

Ucraina: l’attacco alla base militare un messaggio diretto dalla Russia a Nato e a Ue
L’attacco aereo russo all’alba, vicino Leopoli, aveva nel mirino una base militare ad appena 25 chilometri dalla Polonia e sembra essere un messaggio diretto dalla Russia a Nato e a Ue.

Il Centro internazionale per la pace e la sicurezza (Ipsc, nell’acronimo in inglese) è la base militare dove a settembre si sono svolte le esercitazioni militari ucraine in coordinamento con la Nato, Rapid Trident – 2021, manovre che andarono avanti fino al 1 ottobre. Alle manovre militari, proprio mentre Russia e Bielorussia tenevano le esercitazioni su larga scala che allarmavano l’Occidente, parteciparono 4.000 soldati ucraini e 2.000 stranieri. Da notare che ieri la Russia aveva fatto sapere che i convogli di armi straniere per l’Ucraina sarebbero stati considerati “bersagli legittimi”. Secondo il sito della base, l’Ipsc è stato costituito nel 2007 ed e’ un struttura per la formazione delle forze armate ucraine, in particolare per le missioni di mantenimento della pace e di lotta al terrorismo.

Stoltenberg (Nato): “La Russia potrebbe usare armi chimiche”
“Ora che sono state prodotte queste accuse false, dobbiamo rimanere vigili perché è possibile che la Russia stessa stia pianificando missioni con armi chimiche”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, respingendo le affermazioni del governo russo secondo cui gli Stati Uniti hanno gestito laboratori segreti in Ucraina per lo sviluppo di armi biologiche.

“Vediamo con orrore il numero crescente di vittime civili e l’insensata distruzione da parte delle forze russe. Il popolo ucraino sta resistendo con coraggio e determinazione, ma è probabile che i prossimi giorni porteranno una sofferenza ancora maggiore”, ha detto Stoltenberg al quotidiano Welt am Sonntag. Il segretario generale della Nato ha ribadito l’appello al presidente russo Vladimir Putin a “porre fine a questa guerra, ritirare tutte le forze e impegnarsi nella diplomazia”. Stoltenberg, infine, ha di nuovo escluso che la Nato possa imporre una no-fly zone sull’Ucraina. Ciò significherebbe attaccare le forze russe con il rischio di “uno scontro diretto e un’escalation incontrollabile. Dobbiamo porre fine a questa guerra e non estenderla”, ha sottolineato.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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