Il Green pass, il certificato vaccinale anti Covid-19, diventa obbligatorio dal primo settembre (fino al 31 dicembre a meno di estensione dello stato di emergenza) anche per viaggi a lunga percorrenza, treni interregionali, aerei e traghetti.

Ma anche per insegnare a scuola, per l’intero personale scolastico e per gli studenti universitari, esclusi i minorenni.

Il certificato verde è già richiesto dal 6 agosto per ristoranti e bar, cinema, teatri e mostre, eventi sportivi, piscina e palestra, sagre, fiere e convegni. Dal primo settembre l’obbligo si estende ai mezzi di trasporto, ma non nei bus urbani.

In particolare per: aerei, navi e traghetti, esclusi i collegamenti per lo Stretto di Messina; inoltre il Green pass sarà obbligatorio per i treni Inter City, Inter City Notte e Alta Velocità, autobus interregionali, autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente.

Il Green pass deve attestare di aver fatto almeno una dose di vaccino oppure essere risultati negativi a un tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti oppure di essere guariti da COVID-19 nei sei mesi precedenti. La certificazione è richiesta in “zona bianca” e anche nelle zone “gialla”, “arancione” e “rossa”, dove i servizi e le attività siano consentiti.

Sono esenti i bambini al di sotto dei 12 anni, esclusi per età dalla campagna vaccinale; i soggetti esenti per motivi di salute dalla vaccinazione sulla base di idonea certificazione medica; i cittadini che hanno ricevuto il vaccino ReiThera (una o due dosi) nell’ambito della sperimentazione Covitar. Le sanzioni vanno da 400 a mille euro per utenti ed esercenti.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Imagoeconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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