Giulio Ciccone, ciclista abruzzese classe 1994, si è dimostrato uno dei più combattivi corridori degli ultimi anni, soprattutto nelle corse a tappe. Professionista dal 2016, è stato il terzo più giovane corridore di sempre a vincere una tappa al Giro d’Italia, dietro a un mito del ciclismo come Fausto Coppi e a Luigi Marchisio. Il ciclista è in gara al Giro d’Italia 2019, e, oggi ha tagliato per primo il traguardo a Ponte di Legno .

Scalatore passista, si è fatto notare in montagna sin dai dilettanti, conquistando tra le altre due volte la Gran Premio Città di Boscochiesanuova e una volta la Bassano-Monte Grappa. Nel 2016, passa da professionista con la Bardiani-CSF: arriva subito il successo al Giro d’Italia, alla tappa numero 10 partita da Campi Bisenzio con arrivo a Sestola. Si ritira poi alla tappa numero 19, quindi negli anni successivi è 95° e 40° nella corsa rosa.

Il 2017 è un anno sfortunato, ma riesce comunque a conquistare una tappa e il sesto posto finale al Tour of Utah, l’anno successivo vince poi il Giro dell’Appennino, davanti a Fausto Masnada. Nel Giro d’Italia, si fa notare in montagna, tanto da arrivare secondo nella classifica miglior scalatore, dietro solo a Chris Froome. Quindi vince la classifica scalatori al Giro di Slovacchia. Nel 2019, vince la seconda tappa del Tour du Haut Var, ma soprattutto si fa notare sulle montagne più dure del Giro d’Italia e anche oggi lo ha dimostrato ampiamente alzando le braccia dopo una tappa molto nervosa.

Articolo e foto a cura di Patrizia Ferro

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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