Giovedì 19 maggio alle 21 al teatro Bonci di Cesena, la compagnia di balletto “Ukrainian Classical Ballet”, porta in scena “Giselle”.
Fondazione Ert e il teatro Comunale hanno deciso, con spirito solidaristico, di fare rete con 10 teatri della Romagna (ma altri teatri nazionali hanno fatto altrettanto), mettendo a disposizione dei 55 componenti – solisti e corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Kiev, Kharkiv, Lviv, Odessa – i più bei teatri classici all’italiana, ma il rigore e la bravura dei danzatori permetteranno agli spettatori di apprezzarne le performance.

I danzatori ucraini, mentre erano in tournée in Francia, sono stati sorpresi dallo scoppio del conflitto nel loro Paese e impossibilitati a rientrare stanno prolungando la permanenza nell’Europa occidentale, provvedendo a se stessi, ma anche potendo inviare aiuti ai propri familiari in patria. A Cesena la compagnia, che ha in repertorio anche il don Chisciotte (al Galli di Rimini mercoledì 18), interpreta, come si diceva, Giselle, balletto in due atti della durata di oltre due ore, con la coreografia di Jules Perrot, Jean Coralli e Marius Petipa e le musiche di Adolphe Adam, su libretto di Theophile Gautier e Jules Henry Vernoy de Saint Georges.

Vale la pena ricordare che il ruolo di Giselle è stato uno dei cavalli di battaglia della ballerina italiana, celebrata nel mondo, Carla Fracci, scomparsa di recente e, che per ammirazione verso una ballerina italiana, Carlotta Grisi, che Théophile Gautier, nel 1841, scrisse un balletto intitolato “Les Wilis. Balletto”, poi adattato alla versione attuale. Il ruolo maschile è stato negli anni interpretato da Lucien Petipa, Rudolf Nureiev, Michail Baryšnikov, Vladimir Viktorovič Vasiliev. Il merito del successo del balletto nel Novecento è da attribuirsi soprattutto alla produzione e realizzazione dei Balletti russi di Sergej Djagilev.

La vicenda narra una drammatica storia d’amore tra Giselle, bella ragazza di paese e l’aristocratico Albrecht e vedrà esibirsi nei rispettivi ruoli la pluripremiata étoile dell’Opera Nazionale dell’Ucraina Olga Golisya, e Iurii Kekalo, solista dell’Ukrainian Classical Ballet, ballerino dell’Hungarian State Opera dal 2012, già solista dell’Opera Nazionale dell’Ucraina. Le scene sono di Evgeny Gurenko e i costumi di Vera Poliudova, la direzione artistica è di Ivan Zhuravlov. Giselle vive con la madre Berthe in un villaggio della Renania medievale. In un giorno di festa incontra un popolano che dice di chiamarsi Loys. Lui la corteggia e lei ricambia la simpatia, i due suggellano l’amore ballando, ma il ragazzo in realtà è un principe, peraltro già fidanzato.

La madre di Giselle ha un triste presentimento sulla identità del ragazzo, confermato dalla delazione del geloso guardiacaccia innamorato di Giselle. Scoperta la verità, la contadinella impazzisce e muore di dolore; diventerà una delle Villi, spiriti delle giovani morte prima del matrimonio, che di notte escono dalle loro sepolture e costringono i giovani viandanti a danzare fino alla morte per sfinimento. Ma Giselle risparmierà quel castigo al suo innamorato e gli salverà la vita, mentre lei, riconquistate le spoglie mortali, potrà finalmente giacere nella tomba, sulla quale il giovane principe, affranto dal rimorso e dal dolore, rimarrà a piangere.

A cura di Raffaella Candoli editorialista – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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