Il tedesco André Greipel vince lo sprint a Tortolì e sti prende la maglia rosa alla sorpresa Pöstlberger. Il corridore sfrutta da par suo i 1.800 metri di rettilineo finale e brucia Roberto Ferrari e il belga Stuyven.
Il deluso della volata è Caleb Ewan, che perde il pedale e si gioca le chance di vittoria (fra l’altro, sbilanciato, danneggia la linea di corsa di Gaviria). Pöstlberger (ora secondo a 4″ da Greipel) prova di nuovo ad anticipare gli sprinter, stavolta il colpaccio non riesce.
Apprezzabile il tentativo giunto al termine di una seconda tappa dove ha onorato il simbolo della leadership.
La frazione, seconda delle tre in Sardegna, si anima poco dopo la partenza da Olbia. Scattano subito Owsian e Koshevoy, al km 13 si aggiungono Andreetta, Shalunov e Teklehaimanot. Ottima la collaborazione fra i fuggitivi, che evitano di darsi troppa battaglia negli sprint intermedi, il margine sul gruppo arriva a superare i 4 minuti. La lunga salita verso il gpm di seconda categoria di Genna Silana, 20 km, fa selezione nel gruppetto. Owsian cede. Poi l’allungo di Shalunov taglia le gambe ad Andreetta. Il passaggio alla quota (Teklehaimanot in testa, si prende la maglia azzurra) segna la fine della fuga. A traguardo mancano 47 km. Martinelli e Haas provano a sorprendere il gruppo in discesa, il tentativo dura una decina di chilometri e non esce dal contatto visivo. La Bahrain Merida di Nibali si porta in testa per cercare di sgranare il gruppo nel resto della discesa, molto tecnica. All’arrivo in pianura (circa 10 km dal traguardo) è la Orica Scott di Caleb Ewan a prendere il comando delle operazioni in vista dello sprint a ranghi compatti.