Due fughe per vincere la tappa. Ci riesce Matej Mohorič, evaso in partenza con una pattuglia di dodici corridori e poi autore dell’azione decisiva quando mancavano una trentina di chilometri all’arrivo. Lo sloveno, campione del mondo juniores 2012 e under 23 nel 2013, si porta al traguardo il tedesco Nico Denz, il quale però ha fatto già abbastanza per seguire il compagno di fuga e oppone poca resistenza allo sprint finale. “Una giornata speciale.

Pensavo che oggi era molto probabile che la fuga andava all’arrivo” dice Mohorič in perfetto italiano.
Il gruppo viene regolato dall’irlandese Sam Bennett su Enrico Battaglin a 34”. Così la decima tappa del Giro d’Italia, da Penne a Gualdo Tadino, di 244 km, la più lunga dell’edizione numero 101. Freddo vento e pioggia sul percorso.

In classifica generale, crolla il secondo, Esteban Chaves, in crisi pesantissima. Al traguardo giunge con 25’26”, sparendo dal lotto dei favoriti. Comanda sempre il britannico Simon Yates, che allunga di 3” il suo vantaggio in virtù, dell’abbuono per la vittoria sul traguardo volante di Sarnano.
Secondo diventa Tom Dumoulin, l’olandese vincitore 2017, a 41”, terzo il francese Thibaut Pinot a 46”. Pozzovivo è quarto a 1’. Chris Frome e Fabio Aru restano a 2’30” e 2’39” rispettivamente.

Oggi undicesima tappa Assisi-Osimo di 156 Km

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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