E parliamo un po’ di giovani!
Che dire…ma stanno tornando le Sottoculture?
Capita di leggere che l’avvento dei social avrebbe spazzato via le sottoculture giovanili.
Mi pare esattamente il contrario!

Esse godono in realtà di ottima salute, solo che sono uscite dal nostro campo visuale, il che rende ai “ non iniziati” più arduo che in passato concepirne la loro esistenza.

Oggi non vediamo piu’ punk e metallari attraversare la strada come negli anni ’70 e ’80: con l’avvento del digitale, i giovani hanno sviluppato modalità più discrete per comunicare e condividere idee non allineate col pensiero dominante, non necessariamente legate a particolari scelte di vestiario.

Parole non mie, ma di uno dei massimi esperti in materia: Tim Stock, professore di analisi di tendenze e design thinking alla Parsons School of Design che ci informa che attraverso l’analisi del linguaggio online, si possono individuare a tutt’oggi le sottoculture giovanili dei nostri giorni.
E allora divertiamoci ad andare ad esplorarle.
Molte nascono dal desiderio particolarmente forte della Generazione Z, di far piazza pulita di ogni sorta di stigma culturale, soprattutto se legato a una visione occidente.centrica e patriarcale del mondo, andando spesso a valorizzare e a recuperare alcuni aspetti della nostra cultura ingiustamente considerati di serie B, e a lungo finiti nel dimenticatoio.

Tipo l’effervescente sottocultura Afro Beat formatasi a Londra negli ultimi anni che dimostra un nuovo interesse per l’Africa.
Oppure la sottocultura sorta attorno alla riscoperta della stregoneria e altre pratiche neo-pagane alla quale oggi aderiscono le giovanissim.
Non un rigurgito di superstizione in un’epoca parca di punti fermi, bensi’ un autentico fenomeno di controcultura dove la magia, celebrata come emblema dell’elemento femminile ingiustamente represso nel corso di secoli, assurge a strumento di rivendicazione anti-patriarcato.
Spiegato a donne “old generation” come me, c’e’ da farsi venire i brividi, ma era il ’68 e noi andavamo sulle piazze, ora , nelle piazze c’e’ il “ vuoto”!

Forse qualche riflessione e’ bene farla, piuttosto che dire che i giovani sono idioti, e che si tratta di c…te!
Un’altra voce interessante che esce dall’universo giovani e’ l’esigenza e aspirazione soprattutto fra i giovanissimi di abbracciare un percorso di autotrasformazione alla ricerca della migliore “versione di stessi”.
Nascono le community appunto, quella dell’astrologia, piuttosto che altre, che diventano strumenti di autoconoscenza e realizzazione personale.

Ci sono persino le sottoculture che intercettano le piu’ svariate malattie mentali, dal bipolarismo fino a disturbi immaginari come l’ossessione per la lettura, l’iper patologizzazione dei piu’ svariati comportamenti umani che portano alla creazione di microcomunita’ online, in seno alle quali “i malati” trovano uno “ spazio di vita” dove vivere la loro condizione in una dimensione collettiva.
Per la mia generazione sarebbe stato “ impensabile” ,e dire che sono trascorsi appena 50 anni!

Infine tra i movimenti sottoculturali delle giovani generazioni, particolarmente indicativa dei tempi convulsi e poveri di certezze nei quali i nostri ragazzi si trovano a crescere, la cui missione e’ fortificare l’identita’ e l’autostima, che molti giovani oggi, in un mondo caotico e cacofonico, con una tecnologia sempre piu’ pervasiva che confonde i piani del reale e del virttuale, del vero e del falso, celebra la teeneger guerriera e fuorilegge, o i cyberpunk, sottocultura nata nel dopoguerra da una costola della fantascienza.

In realta’ questa Generazione Z a ben vedere, a differenza delle generazioni precedenti, se ci pensiamo bene vede la tecnologia come una minaccia.

A Cura di Sandra Vezzani editorialista – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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