Oggi, 20 giugno, si celebra la Giornata mondiale del rifugiato, indetta dalle Nazioni Unite nel 2001, per commemorare l’approvazione della Convenzione sui profughi da parte dell’Assemblea generale dell’Onu, nel 1951.

Sono sempre di piĂą le famiglie costrette a fuggire ogni giorno a causa delle guerre e l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati ha deciso di lanciare una petizione per inviare un messaggio ai governi: questi devono fare la loro parte per chi scappa da situazioni di crisi. La petizione #WithRefugees chiede ai governi di: “Garantire che ogni bambino rifugiato riceva un’istruzione. Garantire che ogni famiglia di rifugiati abbia un posto sicuro in cui vivere. Garantire che ogni rifugiato possa lavorare o imparare nuove competenze per dare un contributo positivo alla comunitĂ ”.

Secondo il bilancio dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), oltre 10.000 migranti e rifugiati sono morti in mare dall’inizio del 2014. Oltre 2.800 nei soli 5 primi mesi del 2016.

Nel 2015, il numero di profughi e rifugiati in fuga dal conflitti e persecuzioni nel mondo ha raggiunto il numero record di 65,3 milioni, come annunciato dall’Alto commissariato Onu per i rifugiati.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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