EXTINCTION REBELLION RIBELLIONE DI AUTUNNO FLASH MOB PIAZZA SAN SILVESTRO MANIFESTAZIONE PROTESTA CONTRO L’INAZIONE DEL GOVERNO PER AFFRONTARE LA GRAVE CRISI ECOLOGICA E CLIMATICA AMBIENTALISMO AMBIENTALISTI MANIFESTANTE MANIFESTANTI DISTESI IN TERRA DISTESO

Ogni anno nel mese di aprile si commemora un evento tutto green che riesce a coinvolgere il maggior numero di persone in tutto il mondo, conosciuto come “Earth Day” e viene stimato che in occasione di questa festività si mobilitino circa un miliardo di persone.

La nascita della “giornata della Terra” viene attribuita all’americano John McConnell, attivista per la pace, il quale dedicò la sua ragione di vita alla religione, alla scienza e all’ambiente.
Il suo cammino fu improntato al bene collettivo e ad alleviare le sofferenze umane; i suoi interessi a favore della Terra iniziarono dopo la collaborazione con Albert Nobell (chimico che nel 1939 costruì una fabbrica per produrre plastica), rendendosi conto di quanto inquinante fosse la produzione di plastica per l’ambiente, incrementando il suo interesse per l’ecologia. Essendo un uomo dalle forti credenze religiose riuscì ad unire la sua passione e l’amore per la pace a quella per l’ambiente. Questo lo portò a fondare più associazioni, la prima fu “Star of Hope” al fine di promuovere la cooperazione internazionale nello spazio, ma la più importante fu la ”Earth Society Foundation”, organizzazione creata nel 1976 a favore del benessere della Terra, egli istituì inoltre campagne rivolte ad aiuti umanitari (Meals for Millions) o in favore della pace (Minute for Peace).

Negli anni ‘70 iniziò a prendersi a cuore la situazione della Terra e delle sue risorse, progettando l’immagine che poi diventò il simbolo della bandiera dedicata alla giornata della terra, la stessa immagine è ancora utilizzata nella “Cerimonia della giornata della Terra” che si tiene ogni anno nelle Nazioni Unite. Nel 1969 alla conferenza dell’UNESCO a San Francisco egli propose una festa globale per celebrare la vita, la bellezza della Terra e la Pace, tale proposta fu accolta all’unanimità e nel giugno del 1970 riuscì a proclamare la giornata della Terra, i cui principi e responsabilità vennero firmati da 36 leader mondiali, tra cui il segretario dell’ONU U. Thant, Margaret Mead, John Gardner e nel 2000 si aggiunse anche la firma di M. Gorbachev.

La Giornata della Terra viene celebrata ogni anno all’ONU, un mese ed un giorno dopo l’equinozio di primavera, precisamente il 22 aprile, con il suono della “Campana della Pace” delle Nazioni Unite. La pratica iniziò nel 1971 quando il segretario generale dell’ONU, U. Thant suonò la campana ed emise un proclama in onore della giornata della Terra nel momento dell’equinozio, da allora la Campana della Pace viene suonata in numerosi Paesi del mondo.

I gruppi ecologisti utilizzano tale giorno (in realtà una intera settimana), per discutere tematiche relative al pianeta quali: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, lo squilibrio degli ecosistemi, le piante e gli animali che sono specie protette, l’esaurimento delle risorse non rinnovabili come il carbone, il petrolio e i gas naturali oppure valutare soluzioni che permetteranno all’uomo di utilizzare il riciclo dei materiali, l’ipotetico esaurimento di petrolio e gas fossili, l’utilizzo di prodotti chimici dannosi e preservare l’equilibrio di habitat come i boschi umidi oltre alla protezione di specie in via di estinzione.

L’“Earth Day Italia” è considerato uno dei migliori comitati, nel 2015 l’organizzazione italiana addirittura è divenuta sede europea del movimento. L’edizione del 2016 ha avuto particolare rilevanza per l’organizzazione italiana, dovuta anche alla visita a sorpresa di Papa Francesco e al collegamento streaming da New York con il Ministro Galletti, in occasione della firma del primo accordo a favore del cambiamento climatico.

Oltre alle numerose attività organizzate nelle scuole, come l’insegnamento alla piantumazione e al risparmio energetico, in questi giorni vengono istituite anche a livello televisivo varie maratone multimediali, collegando numerosi programmi radiofonici e televisivi dalle varie reti per realizzare una operazione di servizio pubblico straordinario, atto a sensibilizzare sempre più le persone su queste tematiche.

Moltissime aziende italiane sono coese in questa settimana a rinnovare il loro sostegno e contributo al FAI Fondo Ambiente Italiano, organizzando una “green week” evidenziato soprattutto nel settore della moda, considerato uno dei più inquinanti, nel tentativo di utilizzare materiali da riciclo per la produzione di accessori moda e per la ricerca di materiali e tecniche meno inquinanti.

Numerosi brand inoltre hanno deciso di devolvere contributi a favore dei rimboschimenti, degli interventi per il ripristino delle barriere coralline o per mantenere integri gli ecosistemi nei mari e negli oceani; tali sostegni saranno messi a disposizione non solo per alcune aree italiane ma anche devoluti a livello mondiale.

A cura di Barbara Comelato – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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