Peggiora la situazione in Italia, nella settimana dal 6 al 12. La Fondazione Gimbe rileva “l’incremento dei nuovi casi e la risalita delle curve di ricoveri con sintomi e terapie intensive, entrambe sopra soglia di saturazione in metà delle regioni. Salgono ancora i decessi”. E’ lo scenario emerso dal monitoraggio indipendente della Fondazione, che ritiene, dunque, “rischioso puntare tutto sul vaccino: serve un’immediata e rigorosa stretta per evitare un anno di difficile convivenza con il virus, con ospedali ciclicamente al limite del collasso, continue strette e allentamenti e un aumento inesorabile dei decessi”.

“Considerati i modesti risultati ottenuti dal sistema delle Regioni ‘a colori’ – rileva Cartabellotta – questo rappresenta l’unica strada per mantenere il controllo dell’epidemia sino a fine anno, senza affidarci esclusivamente al vaccino. Continuando con le strategie di mitigazione, sarà realisticamente impossibile riprendere un tracciamento efficace e l’unico auspicio non potrà che essere quello di raggiungere presto adeguate coperture vaccinali. Questo, però, significa accettare il rischio di una circolazione virale intermedia – avverte – con gravi ripercussioni sulla salute e sull’economia ancora fino al prossimo autunno”.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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