Esiste la vita dopo la morte? E’ la domanda che un po’ tutti ci siamo posti almeno una volta nella nostra esistenza. Il paranormale, da sempre, ci ha affascinato e spaventato allo stesso tempo. Ha ispirato racconti, film e ci ha fatto venire (a chi più e chi meno), i capelli bianchi. Negli ultimi anni, sono nati molti ricercatori, investigatori del paranormale, sia in Italia che all’estero. Persone che vogliono cercare di dare una risposta alle tante domande che ci poniamo sull’argomento. Personaggi coraggiosi che si avventurano, di notte, in luoghi abbandonati, case diroccate, per rilevare la presenza di possibili spiriti, provando a entrare in contatto con loro. In Italia, esiste un gruppo molto famoso di questi ricercatori che si chiama – non a caso – “Ghost Hunters Team”. Uno di questi investigatori del paranormale si chiama Nancy Ghislanzoni, ha 24 anni, viene da Bergamo, e fa parte del GHT da molti anni.

Quando si è formato il Ghost Hunter Team?
“Il Ghost Hunters Team nasce nel 2009 a seguito di diverse esperienze personali vissute del fondatore Mirko Barbaglia e del co-fondatore Luca Guariglia. Il GHT ha lo scopo di indagare e archiviare fenomeni, apparentemente, paranormali. Svolgiamo indagini totalmente gratuite che possono essere richieste sia da privati che da enti pubblici in tutto il Nord Italia. L’unica cosa di cui il gruppo necessita è l’autorizzazione per accedere ai locali. Un altro scopo del GHT è aiutare tutte quelle persone che pensano di assistere a fenomeni, che appaiono inspiegabili, e fare chiarezza su tali fenomeni. Le conclusioni delle indagini sono a carattere esclusivamente personale e sono frutto di esperienze vissute nel luogo d’indagine e dell’analisi del materiale raccolto come audio – video e foto.”

Da quante persone è composto il GHT?
“Il team è composto dal fondatore Mirko Barbaglia che, visti i suoi studi in campo musicale, all’interno del gruppo si occupa dell’analisi del materiale audio raccolto sul campo.
Luca Guariglia, co-fondatore, che a seguito di una sua esperienza molto personale, si è avvicinato al mondo del paranormale per capire se queste sue vicende e sensazioni potessero avere una spiegazione razionale. Si occupa di analizzare il materiale video. Poi, c’è Andrea Barbaglia, perito informatico, che ha realizzato per il GHT, per la prima volta in Italia, il progetto di trasmettere in diretta su internet le indagini del gruppo. Il suo scopo è quello di migliorare continuamente tutta la parte informatica e tecnica del gruppo. Il lavoro di Daniele Menegaldo, invece, consiste nello sviluppare nuove tecnologie e strumentazioni da utilizzare nelle ricerche del gruppo.
Infine, Alexander Land, scrittore – autore di romanzi horror/dark romance/fantasy, è collaboratore esterno del team, e mette a disposizione lo studio teorico di molti casi paranormali.”

Lei, invece, di cosa si occupa all’interno del team?
“Io valuto le richieste d’indagine, quelle di effettuare sopralluoghi e analisi audio-video. Sono diplomata in Criminologia Esoterica, le mie conoscenze trovano applicazione nei più disparati rami dell’occultismo ed e mi reputo una persona molto sensibile.”

Quali caratteristiche bisogna avere per essere un ricercatore del paranormale?
“Una delle caratteristiche più importanti è saper mantenere un atteggiamento neutrale, quindi non bisogna essere scettici a priori, ma neppure troppo creduloni. Bisogna saper valutare con obbiettività, senza preconcetti di sorta e con conoscenze esoterico-scientifiche, ogni avvenimento. A mio parare non è da sottovalutare affatto lo studio e la preparazione tecnica. Poi naturalmente, in base al ruolo che una persona ha all’interno del gruppo, deve possedere delle specifiche competenze.”

Quante case, luoghi in cui si trovavano delle presenze, avete visitato e analizzato con le vostre apparecchiatore in questi anni?
“La nostra attività non si limita nell’indagare solo in case private, ma anche in luoghi pubblici come parchi, castelli, manicomi, ospedali, attività commerciali, chiese, ville, boschi, carceri e cimiteri. Quindi, risulta impossibile indicare un numero preciso di indagini svolte. Indicativamente oltrepassiamo la sessantina.”

A proposito di attrezzatura, quali sono i vostri ‘attrezzi del mestiere’?
“Disponiamo di molta attrezzatura, fra questa vi sono termo-camere, registratori vocali, fotocamere ad infrarossi, apparecchi per la rilevazione di campi elettromagnetici naturali o meno e basse frequenze. Oltre a diverse apparecchiature costruite e testate sul campo da noi stessi.”

Perché, secondo lei, molti non credono all’esistenza del paranormale?
“Molti non credono nel paranormale, semplicemente, perché non hanno mai avuto modo di essere protagonisti di manifestazioni anomale. L’ignoranza in materia però ha la sua parte, purtroppo. Poi ci sono persone che non credono, o per meglio dire, non voglio credere per paura. L’aldilà fa sempre paura.”

Avete partecipato anche a diverse trasmissioni televisive, anche a Mistero. Devo dire che in alcune circostanze ho avuto un po di paura guardandovi. Tutto quello che si vedeva in tv era vero?
“Crediamo che la sincerità nei confronti dei telespettatori sia importante e per questo non abbiamo mai finto in alcun modo, in alcuna trasmissione televisiva. Amiamo essere più trasparenti possibile per non ledere la nostra immagine.”

Voi, in tutti questi anni, avete mai avuto paura?
“Abbiamo affrontato moltissimi casi, nel corso di questi anni, e posso dire con assoluta certezza che nessuno di noi ha mai abbandonato il luogo d’indagine per paura. Certo, ci sono alcuni luoghi, che per via di molti fattori, sono stati in grado di farci provare sensazioni di inquietudine come manicomi e ospedali abbandonati. A volte la paura scaturisce solo dal pensiero che qualcuno di vivo possa essersi intrufolato nel luogo a nostra insaputa.”

Cosa vi ha spinto e continua a spingervi in questa direzione?
“Sicuramente la voglia di proseguire con le ricerche e sopratutto la voglia di scoprire e approfondire sempre di più ogni caso che ci viene sottoposto e, cosa più importante di tutte, il voler aiutare le persone che ogni giorno si affidano a noi.”

Ora, ad esempio, state portando avanti qualche particolare ricerca?
“Al momento stiamo seguendo diversi casi d’infestazione di cui non mi è consentito accennare nulla per volere dei proprietari. Stiamo pensando, inoltre, di effettuare nuove indagini in luoghi davvero molto suggestivi. La cosa particolare è che tutti potranno seguirci in LIVE su YouTube, semplicemente stando comodi a casa. A tal proposito invitiamo chi ci vuole seguire ad iscriversi al nostro canale ufficiale di YouTube che sarà protagonista dell’attività futura del gruppo.”

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui