La dodicesima giornata del torneo cadetto non manca, al solito, di regalare emozioni e magari smentire quanto successo la settimana prima; infatti nessuno vince in trasferta e vittorie e pareggi sono alla fine cinque e cinque.

Delle prime dodici in classifica solo le prime due vincono, con il Frosinone che tenta la fuga grazie ai cinque punti di vantaggio sulla rediviva Reggina, che batte in casa il Genoa e si riaffaccia ai vertici del gruppone.

Certo ed al di là delle poche reti segnate in giornata, non c’è di che annoiarsi con questi continui ribaltoni che, Frosinone a parte, cambiano di continuo l’assetto della classifica; semmai è il fondo che appare alquanto e ben più statico del resto del lotto, con il Perugia che nonostante Castori, resta ultimo, mentre Cosenza e soprattutto Venezia sono anche loro in caduta libera, mentre il Benevento è solo la brutta copia della formazione che nelle ultime stagioni lottava in serie A o per la promozione.

Frosinone quindi in spolvero ed il resto che tenta faticosamente di trovare una continuità che sino ad ora è soltanto un qualcosa di inespresso; vero che siamo a meno di un terzo del cammino, ma indubbiamente ci si attendeva ben di più da un nutrito gruppo di squadre, pur considerando le immancabili sorprese, positive o negative che siano.

Quello cadetto è un campionato lungo, difficile e strano, con favorite che fanno fatica ad ingranare, neopromosse che partono sparate ed “abituè” che cercano la via per un traguardo a volte sfiorato, ma mai raggiunto; c’è di tutto insomma, o quasi, dato che se l’agonismo la fa da padrone, è la qualità a lasciare sempre più a desiderare.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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